A scuola senza zaino? Le perplessità dei librai

Nei giorni scorsi avevamo chiesto il parere dei lettori: oggi quello dei venditori di testi scolastici
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A scuola senza zaino? «Una scelta praticabile si, ma solo alle elementari e neanche in tutte le classi». Ne sono convinti i librai bresciani, rivenditori di libri scolastici, che commentano così il sondaggio lanciato sul sito internet del Giornale di Brescia (qui lo puoi rivedere), che ha preso spunto dall’omonimo progetto attivo in una primaria di Leno, nella bassa bresciana, dove l’istituto ha aderito al metodo «Approccio globale al curricolo» (Global curriculum approcach) e chiede ai piccoli scolari di lasciare a casa zaini e cartelle perché in classe troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno per le lezioni: libri, materiali per scrivere e disegnare, schedari e computer.

Esistono già programmi che integrano la tecnologia con la didattica, l’uso cioè del computer a casa, dove è possibile reperire schede e test su internet, ma questo non ha risolto però il problema del peso dello zaino che in alcune occasioni può arrivare a pesare anche dieci chili.

Che fare quindi? Inventarsi un modo per lasciare i libri in classe? Non ne è convinto il 38% di chi ha risposto secondo cui «Gli zaini vanno alleggeriti, ma è utile che gli alunni gestiscano da soli il materiale di studio». A condividere l’idea di lasciare lo zaino a casa è invece il 37% dei bresciani. Al 14% non importa tanto che gli alunni vadano a scuola con o senza zaino, quanto che studino davvero, mentre per l’11% «il peso dei libri si è sempre fatto sentire, ma siamo sopravvissuti comunque». E come dargli torto?

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