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Un lago in giardino che sostituisce la piscina

La primavera si avvicina ed è ora di pensare al giardino. Per chi sogna una piscina ecco un'alternativa
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Si adatta a qualsiasi ambiente, ha ridottissimi costi di manutenzione ed è realizzato con materiali e piante completamente naturali. Se siete amanti del verde, il biolago, in alternativa alla piscina, è l'oasi di relax che fa per voi. Per realizzarlo ci vogliono però alcune settimane. Se quindi l'intenzione è quella cercare refrigerio nelle sue acque per sfuggire alla calura della prossima estate, non c'è tempo da perdere. E' giunta l'ora dei progetti e dei preventivi.

Ma cos'è esattamente un biolago? Uno specchio d'acqua artificiale, ma che riproduce esattamente il contesto di un lago naturale, balneabile ed ecocompatibile, in cui le piante acquatiche, grazie alle loro proprietà filtranti, svolgono un'azione di purificazione dell'acqua senza la necessità di trattamenti chimici (che non di rado possono causare allergie e irritazioni). Perfetti per i bambini, quindi, questi laghetti sono luoghi «vivi», possono ospitare anche pesci ed adattarsi a qualsiasi parco e giardino. Realizzati in nord Europa da circa 30 anni, ormai i biolaghi si stanno diffondendo anche in Italia, in alternativa alle piscine tradizionali, richiesti soprattutto in quei contesti in cui la biodiversità e l'ecosostenibilità sono considerati un valore aggiunto, come in agriturismi, centri termali o aree protette.

A differenza di quanto accade per le piscine, i biolaghi permettono una grande libertà progettuale, ma perché l'equilibrio biologico si mantenga costante e non intacchi la balneabilità delle acque, la superficie del biolago deve essere generalmente più estesa (almeno 50 metri quadri il suggerimento degli esperti).  Attraverso un movimento costante, assicurato da una semplice pompa a bassissimo consumo energetico, le acque del laghetto passano sul substrato filtrante depositato sul fondo del bacino, dove le piante affondano le loro radici, innescando così il processo di fitodepurazione e ossigenazione, che rende anche le acque più limpide. Qualunque siano le forme e le dimensioni, il biolago è costituito da una zona balneabile, più ampia, libera e limpida (non sterile, ma priva di batteri dannosi e paragonabile pertanto a quella di un fiume alpino) e dall'area più piccola di fitodepurazione, dove è presente una ricca varietà di piante spondali, palustri e galleggianti. Ogni laghetto può essere inoltre arricchito, a seconda delle esigenze e del gusto dei suoi proprietari, anche da pietre ornamentali, elementi in legno, cascate e fontane. La scelta delle specie vegetali che arricchiscono il biolago dipende dalle temperature tipiche dell'ambiente in cui è inserito, che, se troppo elevate, potrebbero intaccare il naturale processo di fitodepurazione. Tra le più utilizzate nelle nostre zone tutte le tipologie di Salicaria, Typha e Carex, ma anche la Phragmites Australis e, per soddisfare anche l'aspetto estetico del biolago, le ninfee e l'Iris Pseudacorus, meglio noto come il giaggiolo acquatico. La presenza delle piante, che rende il biolago un ambiente vivo tutto l'anno, fa sì che lo specchio d'acqua non debba essere coperto durante l'inverno (a differenza della piscina artificiale). Un aspetto da non trascurare, che dona bellezza e armonia al giardino, anche nelle stagioni più rigide. L’investimento. Quanto ai prezzi, un biolago tra i 60 e i 150 metri quadri costa tra i 700 e i 900 euro al metro quadro, cifre che scendono man mano che le superfici aumentano. I prezzi comunque variano a seconda delle finiture e degli accessori, tra cui si possono prevedere impianti di illuminazione che rendono il biolago un luogo suggestivo anche quando cala la sera.

Più contenuta la spesa da affrontare per arricchire il proprio giardino con un laghetto non balneabile, che ha quindi finalità esclusivamente ornamentali (benché sfrutti lo stesso processo di fitodepurazione naturale). Il motivo è duplice: da un lato la superficie può essere meno estesa, perché la massima limpidezza delle acque non è la prerogativa, dall'altro la profondità può essere inferiore e dunque la realizzazione meno complessa, soprattutto per quanto attiene la più costosa fase di scavo.

Clara Piantoni

 

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