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Bollo per le ventennali: la speranza passa al senato

I lavori nella Commissione Finanze hanno visto il Governo bocciare tutti gli emendamenti proposti attraverso il Motoclub di Flero
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Riceviamo e pubblichiamo dall’on. Davide Caparini (Gruppo Lega Nord) l’esito della Commissione Finanze in cui il Governo ha espresso il parere contrario alla cancellazione dell’articolo della Legge di Stabilità Economica con cui viene reintrodotto il bollo per le auto storiche che vanno dai 20 ai 30 anni.

Hanno votato a favore Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Ora l’ultima possibilità di intervenire sulla bozza di legge è in Senato, dove il nostro Motoclub  ha proposto un emendamento “a modifica della norma riguardante le esenzioni per le auto e le moto storiche, anche attraverso il dialogo con le federazioni rappresentative, al fine di trovare una formulazione che permetta allo stesso tempo un maggiore monitoraggio e controllo sulle vetture beneficiarie di un vantaggio fiscale ed la garanzia di una politica di esenzione che garantisca e favorisca il possesso ed il recupero delle auto di pregi”.

Speriamo in bene e nel frattempo attendiamo.


AC 2679-bis-A   ODG

“La Camera, Esaminato l’AC 2679-bis-A

Premesso che:

All’articolo 44, comma 31, allo scopo di ottenere maggiori entrate per l’erario pari a 78 milioni di euro, dispone l’eliminazione dell’esenzione dal bollo per gli autoveicoli e per i motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico.

Si tratta di alcuni veicoli di particolare pregio, recuperati o conservati da appassionati e collezionisti, monitorati dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), e dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI);

attualmente, senza le modifiche introdotte dalla stabilità, auto e moto che hanno compiuto venti anni ma non ancora trenta versano alle Regioni ed allo Stato una tassa di circolazione forfettaria di 25 euro per le auto e di 10,33 euro per le moto;

Con il provvedimento disposto dal Governo  è che esso possa scoraggiare e disperdere un patrimonio di auto e moto di pregio che oggi, se tenute ferme, non pesano sui bilanci familiari;

La previsione di maggiori entrate del DDL Stabilità sembra inoltre non considerare che molte regioni, titolari della tassa automobilistica, hanno già legiferato sulla materia in maniera autonoma, discostandosi notevolmente dall’articolo 63 della legge 342/2000;

la scelta operata dal Governo nel DDL stabilità denota l’assoluta mancanza di conoscenza da parte dell’estensore della norma riguardo al mondo dei veicoli storici: considerando le 500.000 vetture tra i venti e i trent’anni, non tutti i proprietari potranno pagare bollo ed assicurazione e la previsione più attendibile è che circa l’80% verrà demolito, o venduto all’estero, non trattandosi, nella maggior parte dei casi, dell’auto di famiglia necessaria agli spostamenti ma di cimeli conservati in casa e non fatti circolare;

L’ A.S.I. Automotoclub Storico Italiano è una federazione di circa 290 club sparsi in tutta Italia, con circa una cinquantina di dipendenti per quanto riguarda la sede centrale di Torino, e moltissimi altri dipendenti dai vari club su tutto il territorio nazionale, che con questa proposta potrebbero rischiare anche il posto di lavoro;

Impegna il Governo

A modificare nel corso dell’esame al Senato la norma riguardante le esenzioni per le auto e le moto che abbiano tra i venti ed i trenta anni di età, anche attraverso il dialogo con le federazioni rappresentative, al fine di trovare una formulazione che permetta allo stesso tempo un maggiore monitoraggio e controllo sulle vetture beneficiarie di un vantaggio fiscale ed la garanzia di una politica di esenzione che garantisca e favorisca il possesso ed il recupero delle auto di pregio;

 

 Pini Gianluca, Caparini, Rondini

AC 2679-bis-A   ODG

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