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Su Fb il messaggio di William: «Per favore, facciamo rumore»

William Pezzullo sceglie un videomessaggio in facebook per chiedere l’introduzione di una legge che tuteli «chi subisce violenza come me»
Il video di William Pezzullo
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Una protesta muta. Non usa la voce, ma fa scorrere una serie di cartelli. William Pezzullo sceglie un videomessaggio in Facebook per chiedere l’introduzione di una legge che tuteli «chi subisce violenza come me».

Il 19 settembre 2012 la sua vita è cambiata per sempre dopo che l’ex fidanzata Elena Perotti, con il complice Dario Bertelli, lo ha sfigurato con l’acido rendendolo invalido al cento per cento. I due sono stati condannati in via definitiva, anche al pagamento di un risarcimento. Che però William, sottoposto a più di trenta interventi chirurgici, non ha mai ricevuto. 

«I miei aggressori sono nulla tenenti e non possono risarcirmi, ma esiste un fondo per queste situazioni che purtroppo è lì fermo come tante altre cose, ma noi??? Come possiamo riavere la nostra dignità? Come possiamo vivere?» raccontano i cartelli che il giovane espone nel corso del video. «Mio padre sostiene tutte le spese delle mie cure e sono tanti tanti soldi che ha speso oltre alla perdita della nostra attività, venduta in fretta e furia per pagare viaggi in ospedale e interventi chirurgici estetici che il servizio sanitario non copre».

In rete lancia un appello e chiede aiuto. «Io non voglio diventare ricco, la ricchezza ce l'ho già dentro». Quello che cerca è altro. «Voglio sottopormi ad interventi che seppur molto costosi mi ridaranno un viso. Mi rivolgo alle persone che come me hanno subito violenza e quest'ingiustizia da parte dello Stato, fatevi sentire, siate con me!!!». Poi l’ultimo cartello: «Per favore, facciamo rumore».

 

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