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Sognava il martirio per sé e per il figlio, arrestato jihadista

E' stato arrestato e dovrà rispondere di apologia del terrorismo il 24enne kosovaro, residente a Fiesse, che sognava il martirio
SOGNAVA LA JIHAD: ARRESTATO
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Sognava la Jihad. Non aveva progettato alcun viaggio nei territori di guerra, ma Gaffur Dibrani, kosovaro di 24 anni, immaginava non
solo il suo futuro legato all'Isis ma anche quello del figlio
, un bambino di due anni le cui fotografie finivano in rete con i simboli del Daesh.

«Sarai il nuovo Leone» scriveva del bambino, il 24enne arrestato dalla Digos di Brescia con l'accusa di apologia di terrorismo. Si trova ora nel carcere di Canton Mombello dove nelle prossime ore sarà interrogato dal Gip Alessandra Sabatucci, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. «Tut Elimi» è il nome dell'operazione che prende spunto dalle parole di un canto islamico che Dibrani aveva pubblicato in internet. «Prendi la mia mano ed andiamo al jihad» dice il testo del canto.

«Aveva intrapreso un serio percorso di radicalizzazione», ha spiegato il questore di Brescia Vincenzo Ciarambino. «Negli ultimi tempi - ha aggiunto -aveva drasticamente cambiato il suo stile di vita». Barba lunga, abiti islamici, ma non solo. Gli inni ai massacri in nome di Allah erano diventati una costante della sua pagina facebook.

In casa gli agenti di polizia hanno sequestrato materiale informatico: telefoni e cellulari che ora dovranno essere analizzati. Era in Italia da più di dieci anni ed era in possesso di una carta di soggiorno a tempo indeterminato per ragioni di famiglia. Documento ora sospeso. In rete aveva stretto rapporti, secondo l'inchiesta, con soggetti, uomini e
donne, vicine al Califfato. Inoltre avrebbe manifestato solidarietà ad una decina di Imam arrestati dall'antiterrorismo albanese un anno fa.

«Siamo preoccupati, la comunità è molto colpita dall'arresto» ha detto il sindaco di Fiesse, poco più di duemila abitanti, Chiara Pillitteri. «Confermo che viveva in una casa del Comune, ma la sua famiglia non ha mai creato problemi» ha aggiunto il sindaco, che ha incassato la solidarietà di esponenti politici bresciani. 

 

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