Bassa

L'ospedale la dimette, ma un'ora dopo partorisce a casa

La signora Ilaria era stata dimessa dall'ospedale dopo un breve ricovero. Nemmeno il tempo di arrivare a casa ed è nato Andrea
Il piccolo Andrea
Il piccolo Andrea
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Andrea proprio non ne ha voluto sapere di nascere in ospedale. Forse, si sentiva più sicuro tra le mura domestiche, a Calvisano, dove lo aspettavano, insieme ai genitori Ilaria e Simone, anche la sorellina Dania e il fratellino Francesco. E dire che mamma Ilaria, ormai oltre il termine previsto della gravidanza, mercoledì scorso è andata in ospedale, ad Asola. Non si sentiva bene ed aveva regolari contrazioni. È stata ricoverata e monitorata per un paio di giorni. Poi, venerdì mattina, i medici dell’ospedale hanno deciso di dimetterla

«Nemmeno il tempo di arrivare a casa, da Asola a Calvisano, una ventina di minuti di automobile, di stendermi sul divano piena di malessere, ed è nato Andrea» racconta la signora Ilaria. «Certo, è andato tutto bene, anche grazie all’aiuto di Simone e di mia cognata Sonia. Ma siamo francamente perplessi: due giorni ricoverata proprio perché non si fidavano a mandarmi a casa e poi, mezz’ora prima del parto, mi hanno dimessa». 

Il piccolo Andrea è nato venerdì poco dopo le 13. «Abbiamo chiamato l’ambulanza, che ha portato me e il bambino all’ospedale di Manerbio», racconta, con voce ancora affaticata. «Comunque, è andato tutto bene, e questo è quello che conta».e

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