La casa di riposo amplia spazi e servizi: ecco il polo bis

I cantieri dureranno un anno e porteranno altri venti posti letto Costo: 1,5 milioni di euro
Assistenza. L’ingresso della Rsa «Istituto Bregoli»
Assistenza. L’ingresso della Rsa «Istituto Bregoli»
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Un milione e mezzo di investimento per ampliare gli spazi e riuscire così a rispondere alla «fame di posti» socio assistenziali della Valtrompia. Così, con il cantiere alle porte, la Fondazione «Istituto Bregoli» di Pezzaze punta a snellire la sempre più lunga lista d’attesa di chi necessita delle cure e dei servizi offerti dalla casa di riposo. Con una prospettiva di vita che si allunga sempre più, la nuova sfida per le residenze socio-assistenziali sta infatti anche nel saper rispondere alle crescenti domande di ospitalità e di assistenza della popolazione.

Come sarà. Attualmente la Rsa accoglie 68 ospiti, di cui 48 accreditati e 20 solventi (quelli non finanziati dal servizio sanitario regionale e quindi soggetti a rette maggiori). Con l’intervento in programma ci sarà spazio per altri 20 posti letto (solventi). I lavori dovrebbero durare circa un anno: per ora il terreno accanto all’Istituto Bregoli è diventato un cantiere sul quale la primavera prossima dovrebbe sorgere una struttura a due piani con tanto di impianto fotovoltaico. Il pianterreno ospiterà la sala animazione per l’intrattenimento degli anziani ospiti, mentre al primo piano troveranno posto dieci camere, ciascuna delle quali ospiterà due letti, una sala di accoglienza per i parenti e alcune stanze di servizio.

Spazi più grandi e un maggior numero di ospiti significa anche nuovi posti di lavoro: «Contiamo di assumere sette nuovi dipendenti», annuncia Savino Bontacchio, presidente della Fondazione. Soddisfatto anche il sindaco: «L’ampliamento della casa di riposo non potrà che produrre esiti positivi per la nostra comunità, sia in termini di servizi offerti a beneficio della popolazione, sia per le possibilità occupazionali che si creeranno».

La convenzione. A spiegare l’accordo tecnico raggiunto con il Comune è sempre Bontacchio, che premette: «Da anni c’era l’ambizione di ampliare la casa di riposo, ma per farlo occorreva che il Comune concedesse l’area che confina con la Rsa: abbiamo trovato grande disponibilità e collaborazione da parte del sindaco Oliviero Gipponi». Cosa prevede, quindi, la convenzione approvata a novembre? Il Comune vende l’area che ospita il campo da bocce alla Fondazione per realizzare il nuovo padiglione. A sua volta, l’ente si impegna a realizzare l’impianto sportivo nelle vicinanze dell’asilo locale. Una mossa, quest’ultima, che vale circa 90mila euro. Il milione e mezzo necessario per l’espansione, invece, è frutto di un mutuo di 25 anni che la Fondazione ha acceso «a condizioni vataggiose con la banca Valsabbina, la quale ha avuto grande sensibilità nel comprendere obiettivi e necessità» precisa Bontacchio.

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