A Lumezzane lo sport è senza barriere

Successo per il progetto lanciato dalle associazioni e cooperative del paese, 600 giovani coinvolti
I ragazzi che partecipano al progetto «Spazio Forma» - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi che partecipano al progetto «Spazio Forma» - © www.giornaledibrescia.it
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«Sport per tutti - spazio per ognuno». È questo il nome dato a un progetto iniziato a giugno, che proseguirà fino a maggio, con il coinvolgimento di 30 classi primarie (per un totale di circa 600 alunni, più di 20 bambini con disabilità/autismo) più i rappresentanti delle 31 associazioni sportive.

Il costo del progetto di 100.000 euro è coperto per il 60% da un finanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, mentre il restante è a carico di cooperativa Cvl, che funge da capofila, Albatros, Asd Tennis, Unione Associazioni sportive lumezzanesi (Uasl). Naturalmente c’è in campo anche il Comune che mette a disposizione lo spazio della palestra della scuola primaria Seneci di San Sebastiano.

«Abbiamo lanciato una scommessa con le associazioni sportive con cui abbiamo fatto un lavoro di condivisione di alcuni obiettivi - spiega Sandro Bicelli, direttore della cooperativa sociale Cvl -. Un progetto per avvicinare tutti i bambini alle diverse discipline sportive, ad di là delle loro abilità. L’obiettivo è che si appassionino allo sport preferito, qualsiasi esso sia, lo pratichino e non ci sia la fuga che spesso caratterizza l’attività sportiva».

Le associazioni operanti nelle scuole, direttamente od indirettamente, sono nove con una prospettiva di sviluppo per il prossimo anno, compatibilmente con i tempi della scuola. «Alcune scuole non sono riuscite ad aderire - aggiunge Elio Pasetti, presidente Uasl -, ma confidiamo che possano farlo in futuro, allargando il numero delle associazione sportive coinvolte».

Le ore previste a scuola sono 200, insegnati ed istruttori sportivi collaboreranno tra loro. «Lo sport è educativo - continua Bicelli -, formativo, socializzante e deve essere anche e soprattutto inclusivo. "Mens sana in corpore sano" vale di più se coinvolgiamo totalmente e con profitto anche chi ha qualche difficoltà».

Il primo risultato già raggiunto è stato quello di ampliare ad alcune classi la partecipazione all’attività natatoria, grazie al servizio di trasporto da parte di Albatros. Nel progetto complessivo, entra di diritto poi quello denominato «Spazio Forma», sperimentato dalla cooperativa Cvl lo scorso anno. Il successo ottenuto in un solo anno è rappresentato dall’aumento da 4 a 20 ragazzi disabili.

«Il personale qualificato di Cvl - sottolinea Ilario Trivella, coordinatore di "Spazio Forma", - insieme con alcuni volontari, e con alcuni allenatori, aiutano i bambini con disabilità ad approcciarsi al mondo dello sport, acquisendo quei requisiti che possono portarli a far parte di una squadra».

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