Valsabbia

Ossa ritrovate nei boschi di Serle, la Procura: «Non sono umane»

Anche la Medicina Legale smentisce: «Il ritrovamento risale a un mese e mezzo fa, ma i resti erano di un cane»
L’altopiano di Cariadeghe, dove il 19 luglio scorso è scomparsa la piccola Iuschra Gazi - © www.giornaledibrescia.it
L’altopiano di Cariadeghe, dove il 19 luglio scorso è scomparsa la piccola Iuschra Gazi - © www.giornaledibrescia.it
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Non trovano nessun riscontro ma, al contrario, secche smentite le voci circolate in mattinata circa il presunto ritrovamento, nei boschi di Cariadeghe a Serle, di resti umani compatibili con quelli di una bimba di 10 o 12 anni morta da circa 6 mesi. Resti che - sempre stando alle voci - sarebbero stati al vaglio della Medicina Legale dell’Ospedale Civile di Brescia, mentre i Carabinieri avrebbero effettuato sopralluoghi nella zona del ritrovamento.

La prima smentita è arrivata dal Comando provinciale dei Carabinieri di Brescia che ha negato di avere nuovi elementi rispetto all’inchiesta sulla piccola Iuschra Gazi, la 12enne autistica scomparsa nel nulla il 19 luglio scorso mentre era all’altopiano di Cariadeghe. Altrettanto netta la posizione della Procura di Brescia che smentisce le voci che vorrebbero il rinvenimento ossa riconducibili alla piccola Iuschra. Nessun intervento o sopralluogo di sorta è stato inoltre chiesto ai Vigili del Fuoco.

Nessuna novità risulta alla Medicina Legale che parimenti cassa ogni voce: le sole ossa giunte alla struttura del Civile risalgono allo scorso ottobre e sono state già da tempo analizzate: l'esito è stato che si trattava di ossa di un animale.

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