Valsabbia

Morì nel Chiese sotto effetto di droga, condannato il pusher

Condannato a due anni e quattro mesi uno degli spacciatori accusati di avere venduto droga a Emanuele Ghidini, morto nel 2013
Emanuele Ghidini
Emanuele Ghidini
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Il Gip del tribunale di Brescia ha condannato a due anni e quattro mesi un 21enne bresciano accusato di omicidio colposo e spaccio

È ritenuto uno dei pusher che il 24 novembre 2013 diede dell’ecstasy al 16enne Emanuele Ghidini che, in preda ad allucinazioni, si gettò nel fiume Chiese a Prevalle, a pochi metri da casa, e morì. In precedenza, un altro spacciatore coinvolto nel caso era stato condannato a quattro anni e un mese

Dopo la morte del figlio il padre di Emanuele Ghidini, Giampietro, ha dato vita ad un’associazione in suo ricordo, chiamata Pesciolino Rosso e va nelle scuole di tutta Italia a sensibilizzare i giovani sul tema della droga

«La condanna deve servire ai ragazzi a capire che lo spaccio non può sostituire un lavoro - ha commentato il padre del 16enne morto nel 2013 -. Non posso però essere felice. A questo ragazzo che è stato condannato dico: "La verità solo tu la sai, io ho perso un figlio, ma sono pronto ad aiutarti se vuoi"».

 

 

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