Valsabbia

Lungo l’Eridio i caréi hanno corso come frecce

La suggestiva rievocazione del passato con i carèì, una sorta di slitta con quattro ruote
Abiti tradizionali. I carèi sono antiche slitte dotate di ruote
Abiti tradizionali. I carèi sono antiche slitte dotate di ruote
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Le luci e i colori dell’Eridio hanno fatto da sfondo alla carelàa, la suggestiva rievocazione del passato, organizzata dalla Pro loco guidata da Giancarlo Melzani. Anfo è terra di tradizioni, dove la civiltà contadina rappresenta ancora oggi un aspetto importante della cultura locale, ed è per questo che da lunghi anni l’ente di promozione turistica s’impegna per celebrare gli storici carèi, una slitta dotata di quattro piccole ruote, in legno robusto e leggero, del peso variabile dai 20 ai 26 chilogrammi. Ieri è andata in scena la diciassettesima edizione della «Giornata de la carelàa» che ha segnato l’ultima fase della manifestazione, grazie ai «carelisti» e a un pubblico interessato e partecipe che per tutto il pomeriggio ha animato e colorato le contrade anfesi.

L’edizione di quest’anno era dedicata alla memoria di Pierino Secamani, che è stato uno dei preziosi custodi della tradizione del carèl. È infatti anche merito di Pierino se oggi le generazioni più giovani hanno imparato ad amare questo antico veicolo. Iniziata nel primo pomeriggio, la manifestazione si è snodata per le vie del paese, incuneandosi lungo le viuzze che fiancheggiano la strada provinciale, portando il proprio saluto ai numerosi turisti per poi concludersi nel campo sportivo con la tradizionale serata gastronomica a base di spiedo e polenta.

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