Valsabbia

Il tempio dei formaggi di Gavardo ha chiuso i battenti

I titolari del «Mercato coperto» sono andati in pensione: si chiude un capitolo della storia enogastronomica bresciana e italiana
Giusy Orioli ed Enrico Braga - Foto © www.giornaledibrescia.it
Giusy Orioli ed Enrico Braga - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nessuna difficoltà, semplicemente è arrivato il tempo della pensione. Ma resta il fatto che il «Mercato coperto», a Gavardo in via del Molino 3, chiude. Era il «tempio» dei formaggi, aperto il 1° gennaio 1951 Pietro Orioli, con al suo fianco la moglie Elena. 

L’idea era quella di un negozio di alta specializzazione, e infatti per anni non è esistito nulla di uguale. Ma ora il «Mercato coperto» ha concluso la sua gloriosa carriera. Giusy, figlia di Pietro, e il marito Enrico Braga hanno lasciato, quasi in sordina (apposta per non creare scompiglio tra appassionati e clienti di mezzo mondo), e si sono ritirati a vita privata. Sono stati maestri dell’arte di affinare e divulgare i formaggi, italiani soprattutto. Giusy, minuta e sorridente, possiede dolcezza e grinta nella stessa quantità. Enrico, vera enciclopedia dell’enogastronomia, nutre uno spiccato interesse per l’arte e la bellezza. 

La loro storia inizia negli anni Settanta, quando lui entra al «Mercato coperto» per dare una mano, dopo aver girovagato nei cantieri della zona con un diploma di geometra in tasca. La passione cresce nel tempo e diventa una professionalità riconosciuta a livello europeo, tanto che il negozio di Giusy Orioli ed Enrico Braga ha davvero rappresentato un capitolo importante della storia gastronomica dell’Italia. Quando ci si fermava al «Mercato coperto», ordinatissimo e lindo, con un bancone frigorifero che sembrava uno scrigno e scaffali ricolmi di prelibatezze sotto’olio e marmellate - esclusivamente da abbinare al Bagoss (quello non virtuale), al Tombea o alle fondenti robiole di Roccaverano - bisognava prendersi del tempo. Perché i titolari ve li raccontavano con amore i loro formaggi, vi spiegavano che il Bagoss d’alpeggio estivo è così buono perché le mucche brucano erbetta e fiori; vi facevano scoprire un mondo che si pensava scomparso, tra aneddoti e generosi assaggi e suggerimenti sugli abbinamenti con grandi vini. 

Un’accoglienza e una competenza che mancheranno moltissimo anche ai clienti che sono arrivati a Gavardo solo per loro da Stati Uniti, America Latina e Australia, oltre che dalla Germania che, attraverso il turismo lacustre, aveva imparato ad apprezzare le loro proposte. Molti rimpiangeranno i piacevoli momenti trascorsi in via del Molino con quelli che erano diventati veri amici. Ma, dopo quarant’anni di lavoro, è ora di voltare pagine: Giusy ed Enrico intendono dedicarsi ad arte, letteratura, viaggi.

 

 

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