Valcamonica

Si cerca un mosaico e spunta un antico pavimento romano

Le fondamenta a Cividate, rivelate da scavi recenti, saranno ricoperte da una struttura mobile e innovativa
Gli scavi: si tratta del  pavimento di una stanza che prosegue sotto l’edificio - © www.giornaledibrescia.it
Gli scavi: si tratta del pavimento di una stanza che prosegue sotto l’edificio - © www.giornaledibrescia.it
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Una carta archeologica dell’Ottocento segnalava che in centro a Cividate, esattamente dov’è situato il cortile dell’incubatore di imprese (e dove nei prossimi mesi aprirà il nuovo museo romano), c’era un bellissimo mosaico d’epoca romana. Per questo, nei mesi scorsi, nell’ambito dei lavori per adeguare l’immobile alle nuove esigenze museali, la sovrintendenza ha effettuato uno scavo accurato, nella speranza di ritrovare quell’antica opera d’arte.

Fin dalle prime «palate di terra», a cinquanta centimetri di profondità, sono affiorate delle strutture di età romana, presenti sino a circa un metro e settanta sotto la superficie. Del mosaico, purtroppo, non si è trovata traccia: potrebbe essere stato asportato durante la costruzione degli edifici oppure trovarsi proprio sotto l’immobile. Per arricchire ancora di più il nuovo museo - Comune e sovrintendenza vorrebbero aprirlo entro fine anno - è stato deciso di non ricoprire una porzione degli scavi, ma di lasciarla visibile, per mostrare la stratificazione e le mura, impreziosendo così l’intera l’esposizione. Per proteggere le strutture sarà posata una innovativa copertura mobile, che diviene anche un piano calpestabile e uno spazio gioco, con sopra una stampa grafica della città romana, colorata con le tinte presenti nel museo.

«Dal punto di vista didattico - spiega la soprintendente responsabile del museo Serena Solano - è molto interessante lasciare a vista questo spaccato stratigrafico, in una sorta di sezione archeologica esterna che racconta la crescita del cortile. Si tratta di un antico pavimento di una stanza più grande che prosegue sotto l’edificio, dove era stata rilevata l’unica iscrizione a Giove di tutta la Vallecamonica. Grazie al Comune abbiamo effettuato una variante al progetto per realizzare la copertura mobile, simile a quella delle piscine, che ha suscitato molto entusiasmo, anche perché permetterà di usarlo come spazio per le attività, oltre che per coprire lo scavo».

All’interno il museo sarà molto colorato (anche questa è una delle novità annunciate di recente dalla sovrintendenza): le pareti del percorso saranno tutte caratterizzate da una tinta diversa. Nelle intenzioni dovrebbe essere un ambiente accessibile a tutti, dove si avrà voglia di tornare più volte. I lavori strutturali dovrebbero chiudersi entro fine luglio, quindi a settembre inizierà l’allestimento del museo, con inaugurazione, si spera, tra novembre e dicembre.

 

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