Valcamonica

Negozio Mirabella: il lungo «filo rosa» di storia e aneddoti

L’attività camuna da tre generazioni vede donne sul ponte di comando: «I ricordi? Lana ovunque»
Famiglia unita. Le donne che tuttora fanno la fortuna del negozio Mirabella
Famiglia unita. Le donne che tuttora fanno la fortuna del negozio Mirabella
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È lungo cinquantacinque anni e tre generazioni, il filo pregiato che lega la storia delle donne di Mirabella. Un romanzo tutto a tinte rosa scritto tra collant e reggiseni, intimo e maglioni di cachmere nel cuore di una città dove tutto è cambiato tranne il nome del loro negozio.

La storia. Iniziò mamma Marì Berardelli nel 1962, ne hanno raccolto l’eredità le figlie Manuela e Fiorenza Gotti, ma il testimone è già nelle mani della nipote Verdiana, una laurea in psicologia in tasca e la scelta convinta che «sono cresciuta facendo i compiti in questo negozio e voglio continuare a fare questo lavoro».

«Mirabella» è una vetrina luminosa al civico 44 di via Roma a Darfo e, superata la porta, ti viene incontro l’odore buono di tessuti e scatole, uno scaffale a parete che ti ubriaca di marchi e colori e un orologio vintage da muro che è la griffe inconfondibile del loro passato che resiste. «Il primo negozio si trovava davanti all’ospedale di Darfo - ricorda Fiorenza -. Mamma e papà lo chiamarono Mirabella ispirandosi al nome di un marchio di tessuti e forse anche alla via che si trovava vicino al negozio.

Da bambine stavamo lì tutto il giorno ed era un viavai continuo di persone. Cosa ricordo di quegli anni? Nella nostra camera da letto c’era lana ovunque: ho ancora nelle narici quel profumo». Forse lo stesso che avvertiamo noi e che le «Mirabelline» non distinguono più, dopo 55 anni a srotolare e piegare articoli sul banco senza mai ferie. Il riconoscimento.

Mamma Marì è rimasta in negozio fino a 81 anni e nel 1988 l’attività si è si trasferita da via Pascoli a via Roma. «Gli anni Sessanta sono stati quelli della rivoluzione dei collant, della voglia di spendere e indossare capi di qualità», aggiunge Manuela. Maglieria, intimo, pigiameria uomo e donna portata in decine di mercati della zona ed esposti in vetrina seguendo le tendenze del mercato ma senza mai snaturare la «filosofia dell'indipendenza» del negozio di famiglia. «Acquistiamo principalmente su Bergamo, Brescia e Cremona perchè crediamo che il buon commercio passa anche da scelte attente a chi lavora sul territorio». Scelte che hanno fatto la storia del negozio, tanto da essere premiato anche da Regione Lombardia al Pirellone (insieme ad altre realtà del territorio bresciano) in quanto attività commerciale storica.

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