Cultura

Una mostra e la cittadinanza onoraria per Lawrence Ferlinghetti

Inaugurerà il 7 ottobre, in occasione della Notte bianca della cultura, la mostra a Santa Giulia dedicata all’icona della Beat generation
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«A life: Lawrence Ferlinghetti, Beat Generation, ribellione e poesia». Sarà inaugurata il prossimo 7 ottobre, in occasione della Notte bianca della cultura, la nuova mostra negli spazi del Museo Santa Giulia dedicata a Lawrence Ferlinghetti.

Un poeta, un pittore, un editore e un agitatore culturale americano, ma con radici familiari proprio a Brescia. Un viaggiatore rivoluzionario, come lui stesso ama definirsi, che sarà raccontato nella mostra curata dal direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato e da Giada Diano, Melania Gazzotti e allestita da Fabrica.

Fondamentale nel panorama letterario d’oltreoceano degli anni Cinquanta e Sessanta, Ferlinghetti, nato nel 1919 a New York, ha sempre ricercato le sue origini e le sue radici con poesie, disegni e fotografie. Nato a New York da padre italiano e madre franco-portoghese, dopo aver intrapreso studi da giornalista venne arruolato nella Marina prendendo parte alla sbarco in Normandia. Dopo aver visto Nagasaki a pochi giorni dallo sgancio della bomba atomica, decise di diventare un «pacifista radicale» e di concentrare i suoi studi a Parigi.

Una volta tornato negli Stati Uniti, nel 1953 fondò la City Lights Bookstore, contribuendo alla nascita e alla promozione del movimento della Beat Generation. Ma il pensiero che per tutta la vita ha accompagnato Ferlinghetti riguarda la storia della sua famiglia. Morto prima della sua nascita, il padre non gli lasciò altro che il proprio nome sul quale effettuare ricerche: Carlo Leopoldo Ferlinghetti. C’è voluta una vita intera per trovare la sua città d’origine e finalmente, nel 2004, a 86 anni l’artista è arrivato a Brescia. Ora la città ha deciso di restituirgli questo abbraccio, con la cittadinanza onoraria (la richiesta è stata presentata alla presidente del Consiglio comunale, Laura Parenza) e una mostra che ne ripercorrere la storia, i viaggi e le sue mille anime. 

«A life», visitabile fino al 14 gennaio 2018, sarà divisa in quattro macro sezioni rispettando la cronologia degli eventi, introdotti su catalogo da Francis Ford Coppola. In «Guerra, pace e arte» Ferlinghetti è poco più che ventenne, un militare e un appassionato di poesia francese. Proprio in questi anni scoprì le origini italiane poiché il padre Carlo all’inizio anglicizzò il cognome in Ferling. Segue «Jazz», periodo vissuto a San Francisco nella quale la musica è musa ispiratrice e l’incontro con Peter D. Martin porta alla nascita della prima libreria americana di soli tascabili.

La pubblicazione del manifesto letterario e del movimento della Beat Generation rivive attraverso la sezione «Beat, poesia e ribellione» mentre con «Viaggi, amicizie e origini» si conclude il percorso che a Brescia trova il suo fil rouge. Alla Beat Generation è dedicata anche la speciale proiezione di «Giovani ribelli, kill your darlings», il 14 dicembre al Nuovo Eden mentre la biblioteca Queriniana esporrà una nuova sezione bibliografica dedicata al movimento e alla vita di Lawrence Ferlinghetti.

 

 

 

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