Cultura

Sonia Bergamasco dialoga con la Vittoria Alata

Lunedì prossimo, 15 febbraio, alle 20.45, Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) trasmetterà in anteprima lo speciale sulla Vittoria Alata di Brescia
Sonia Bergamasco al Foro romano - Foto © www.giornaledibrescia.it
Sonia Bergamasco al Foro romano - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Lunedì prossimo, 15 febbraio, alle 20.45, Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) trasmetterà in anteprima lo speciale sulla Vittoria Alata di Brescia, una delle più straordinarie statue di epoca romana, ritornata in città dopo due anni di restauro. «Vittoria alata - Il ritorno di un simbolo» sarà disponibile anche on demand e in streaming su Now TV.

 

 

 

Il documentario, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, curato da Francesca Priori, prodotto da Roundabout, vedrà la partecipazione di Sonia Bergamasco come guida d’eccezione. Sarà lei ad accompagnare lo spettatore alla scoperta della Vittoria Alata (nel nuovo allestimento progettato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg) e della sua storia millenaria, dalla sua creazione nel I secolo d.C., alla sua scoperta nel 1826, alla sua vicenda odierna in dialogo anche con l’arte contemporanea. Il documentario sarà l’occasione per riscoprire il Foro romano di Brescia.

Il filmato è composto da tre parti e si apre con Sonia Bergamasco che dialoga con la Vittoria Alata e le rivolge le medesime domande che ogni visitatore - dai grandi della cultura quali Carducci o D’Annunzio ai semplici amanti dell’arte - si è posto trovandosi alla presenza di questo personaggio potentissimo e immortale.

A questi interrogativi risponderanno esperti in gestione culturale (Francesca Bazoli e Stefano Karadjov, presidente e direttore di Fondazione Brescia Musei), archeologi (Francesca Morandini, curatrice delle Collezioni archeologiche dei Musei Civici di Brescia, Anna Patera, direttore servizio trasversale materiali archeologici dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e Marcello Barbanera, professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all’Università La Sapienza di Roma) e artisti, come Maurizio Galimberti ed Emilio Isgrò.

La seconda parte del documentario ruoterà attorno all’intervento di restauro e al nuovo allestimento che accoglie il capolavoro bronzeo.

La terza parte si rivolge al futuro e ai messaggi che la Vittoria Alata saprà inviare, come simbolo dell’identità e rinascita che parte da Brescia e raggiunge l’Italia intera e che l’artista concettuale Emilio Isgrò ha saputo interpretare con la sua installazione monumentale «Incancellabile Vittoria», allestita nella fermata Stazione FS della Metropolitana di Brescia

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