Cultura

Satira sui cinesi: Gerry e Michelle si scusano, Striscia no

I due conduttori si dicono mortificati e allibiti per le minacce successive alla puntata. Il programma risponde con una nota stampa
Il siparietto che ha innescato la polemica
Il siparietto che ha innescato la polemica
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«Come ha detto qualcuno, la denuncia fa più ridere del siparietto improvvisato dai due conduttori. Striscia non chiede scusa perché è, e resterà, una trasmissione satirica e, come le trasmissione satiriche e comiche di tutto il mondo, politicamente scorretta. Scorretta, ma non quanto le iniziative pretestuose di chi pensa di ricattare aziende e marchi internazionali».

Così l'ufficio stampa di Striscia La Notizia in merito alle polemiche sorte dopo la puntata di lunedì 12 aprile quando, lanciando un servizio sulla sede Rai a Pechino, Michelle Hunziker e Gerry Scotti hanno mimato gli occhi a mandorla pronunciando la lettera «elle» al posto della «erre».

I due conduttori in un'intervista a Il Corriere della Sera hanno chiesto scusa, dicendosi allibiti per gli insulti e le minacce subite a seguito della puntata. Inoltre la Hunziker, sul proprio profilo Instagram, ha pubblicato un video in inglese in cui si dice molto dispiaciuta del fraintendimento e ribadendo di essersi sempre riconsciuta in un atteggiamento non discriminatorio. 

Così invece si è epresso Gerry Scotti: «Chiedo scusa anche io: se ho involontariamente offeso qualcuno la cosa mi fa riflettere». E ha aggiunto: «Sono piuttosto avvezzo al bene e al male della vita, ma una cosa del genere non mi era mai capitata. È lontana da me ogni forma non solo di razzismo ma di discriminazione e il mio lavoro lo testimonia. Sentirmi accusare di questo per una cosa del genere mi lascia sbigottito».

 

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