Cultura

Raffaella Carrà canta John Lennon e Leonard Cohen, tra gli altri

Venerdì esce «Ogni volta che è Natale», un disco di cover in tema col periodo affiancate dall’inedito «Chi l’ha detto»
Anche Raffaella Carrà pubblica un album natalizio - Foto Palombi
Anche Raffaella Carrà pubblica un album natalizio - Foto Palombi
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Un Natale luccicante, latino e pieno di armonia: è il clima di «Ogni volta che è Natale», il ritorno discografico di Raffaella Carrà dopo cinque anni.

Un ritorno accompagnato da un auspicio: «Vorrei fare un augurio per Natale, che si buttasse nel cestino il verbo litigare. La lite va a finire nella violenza, e a pagare nella maggioranza dei casi siamo noi donne», ha detto a Milano presentando il disco.

«Non avevo alcuna intenzione di cantare» ammette candidamente, parlando del disco che arriva venerdì prossimo in quattro versioni: «Senonché la Sony ha cominciato a dire "Ma come, tutti gli artisti hanno un album di Natale e tu no?". Così ho chiesto un inedito e per il resto mi sono divertita a fare quello che volevo». Il brano inedito è il singolo «Chi l’ha detto», scritto da Daniele Magro, del quale è stato diffuso un video diretto da Gianluca Montesano: «Ho chiesto io di avere anche una famiglia omosessuale, perché è nel tempo, è nelle cose».

Nella tracklist, Carrà si sbizzarrisce tra gli arrangiamenti di Valeriano Chiaravalle su standard come «White Christmas» e «Happy Xmas (War Is Over)» di John Lennon e Yoko Ono e brani che svelano la sua impronta. Come l’amore per la Spagna, nel caso de «La Marimorena»: «È un pezzo popolare spagnolo che parte dall’Andalusia e arriva alla rumba catalana. Secondo me quando lo metti, devi ballare per forza». Fuori dal canone natalizio è anche «Hallelujah» di Leonard Cohen: «Ho chiesto a Valeriano di farne una versione lirica, con una grande orchestra e un coro straordinario e due giovani soprano eccezionali, Erica Realino e Vittoriana De Amicis».

Alcune scelte non sono andate in porto, come «Feliz Navidad» in versione reggaeton: «Non è giusto che sia l’unica a non averlo fatto, è un ritmo che ho dentro...». E se nessun piano è stato predisposto per una versione in concerto («Un live? Io ho un’età, ragazzi!»), Carrà tornerà in tv, sebbene in vesti di ospite, a «Che Tempo Che Fa» e da Carlo Conti per lo speciale natalizio dello Zecchino d’Oro del 5 dicembre.

Se il sogno personale della Carrà è riempire l’ultimo spazio del suo muro non occupato da dischi d’oro e di platino, l’artista è anche consapevole del peso sociale della sua carriera: «Sia in Spagna sia in Italia oggi mi riconoscono d’aver compiuto una rivoluzione per le donne». Ma mentre la prima ha «certificato» pubblicamente il suo contributo (di recente è stata nominata Dama al Orden del Mérito Civil), da noi queste onorificenze tardano ad arrivare: «Se non mi danno il Cavalierato del lavoro, non voglio raccomandazioni. Per me il premio più importante è osservare che la gente mi vuol bene anche se non mi vede in tv».

 

 

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