Cultura

Quella linea rossa che trafigge pareti e pavimenti

Il tedesco Tobias Hoffkencht con «Pattern» in città, da A+B in corsetto Sant’Agata Bianca Martinelli
Una delle sculture in mostra - © www.giornaledibrescia.it
Una delle sculture in mostra - © www.giornaledibrescia.it
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La terza mostra del tedesco Tobias Hoffkencht (Bochum, 1987) alla galleria bresciana A+B Contemporary Art è un’unica grande installazione in cui 5 elementi scultorei s’insinuano all’interno delle sale per cui sono stati progettati, riscrivendo il rapporto volumetrico tra gli spazi («Pattern» fino a febbraio 2022, in corsetto Sant’Agata 22, scala C, primo piano. Ingresso libero; orari: da giovedì a sabato 15-19).

Giochi di proporzione tra pieni e vuoti, il contrappunto tra l’estrema sintesi di forme e colori industriali sovrastati da ciò che di settecentesco e rigoglioso rimane nel fregio decorativo che adorna le pareti della galleria: con le sue sculture - idealmente una linea unica che attraversa, esce e sbuca nuovamente dalle pareti e dal pavimento - si ha l’impressione che l’artista abbia disegnato nello spazio. Solo che il foglio bianco è la galleria stessa, mentre la linea un grosso tubolare metallico saldato e verniciato di Ral 3020 Rosso Traffico, che determina l’andamento dello spettatore in uno spazio la cui continuità è spezzata e attraversata.

Ed è in questa capacità di trafiggere la volumetria con elementi statici - che tuttavia indicano un percorso che essi stessi sembrano aver compiuto poco prima di arenarsi dove li troviamo - che si coglie lo studio sull’attrito delle relazioni spaziali ed i contrappesi calibrati sino a generare equilibrio, su cui si basa il lavoro del giovane tedesco. Nel processo di «raffreddamento» gioca un ruolo chiave il software di progettazione 3D, che definisce, modella e astrae, mentre l’ispirazione primaria viene dagli elementi che abitano il brulicante ambiente urbano.

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