Cultura

Il rapper Dramma si ispira a Dante per parlare d’amore

Nel brano «Beatrice» i versi del poeta. Il video presentato al Festival di Venezia
Il rapper Drama, bresciano d’adozione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il rapper Drama, bresciano d’adozione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Amor, ch’a nullo amato amar perdona» è uno dei più famosi versi della Divina Commedia di Dante. In quel caso a parlare era Francesca che decantava il suo amore impossibile per Paolo. La stessa frase è però anche l’inizio della canzone «Beatrice» del rapper Dramma, all’anagrafe Giorgio Torresani.

Il cantante, nato nel Cremonese, ma trasferitosi a Brescia ormai da anni, ha unito due passioni: quella per la musica e quella per i classici della letteratura. «La canzone parla di un amore non corrisposto e ho pensato di scriverla come penso avrebbe fatto Dante nel 2020 - racconta Torresani - . Grazie a qualche verso della Divina Commedia e della Vita Nova ho provato ad esprimere le mie emozioni. Amo molto i classici da quando li ho scoperti alla scuola media, li ho approfonditi e studiati anche da solo. È un mondo che mi affascina molto».

Non comune la passione di Dramma che, con il suo rap che strizza l’occhio al pop, è riuscito a rendere accattivante anche per i suoi coetanei il mondo della letteratura: «Ho cercato di renderla orecchiabile per raggiungere più persone possibili - continua il rapper -. Ho messo un classico su un tappeto musicale così che la gente potesse ascoltare la canzone e capirne perfettamente il significato e magari, perché no, incuriosirsi sulle opere di Dante».

Grazie al video della sua canzone, ideato sempre da lui, Giorgio ha partecipato al Festival di Venezia. «Tutto è nato dal suggerimento di una mia professoressa che mi ha fatto scoprire la piattaforma "Siccome Dante" - racconta Torresani - . Un progetto dedicato al mondo dantesco. Da lì sono stato notato e mi hanno invitato al Festival del cinema. Un’esperienza molto emozionante, ho potuto presentare il mio lavoro davanti a importanti esperti di cinema. L’idea è mia, ma l’ho sviluppata grazie all’aiuto di alcuni amici che mi hanno aiutato per le riprese».

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