Cultura

Il 6 dicembre del 2008 se ne andò l'imprenditore Vito Gnutti

Le vignette «in punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli oggi fanno memoria del politico e imprenditore bresciano
Vito Gnutti ritratto dalla matita del vignettista Ghidinelli  - © www.giornaledibrescia.it
Vito Gnutti ritratto dalla matita del vignettista Ghidinelli - © www.giornaledibrescia.it
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Lo spazio che accoglie le vignette «in punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

Il 6 dicembre del 2008 muore a Brescia Vito Gnutti, aveva 69 anni. Nato a Lumezzane il 14 settembre 1939, imprenditore, specializzato in ingegneria chimica, ha speso la sua vita prima nell'impegno associativo, poi in politica.

È stato presidente del Gruppo regionale lombardo dei giovani imprenditori dal 1975 al 1978; presidente della Piccola industria di Brescia dal 1989 al 1991; dal 1990 al 1993 è stato membro della Giunta della Confindustria.

Aderisce alla Lega Nord e nel '92 è deputato. Riconfermato nel '94, viene chiamato da Berlusconi al ministero dell'Industria. Nel '96 viene eletto senatore. Sul versante amministrativo nel '94 contende a Mino Martinazzoli la poltrona di sindaco di Brescia. La rottura con Bossi segna la fine della sua carriera politica nonostante alcune esperienze in sede nazionale e bresciana.

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