Cultura

Gli esorcisti contro Marilyn Manson su Canale 5

Il controverso artista è ospite della trasmissione «Music», condotta da Paolo Bonolis
Gianni Morandi, Marilyn Manson e Paolo Bonolis
Gianni Morandi, Marilyn Manson e Paolo Bonolis
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La «negatività di certi personaggi e dei loro messaggi» va «ben distinta dal talento artistico che essi dimostrano». È quanto si legge in un comunicato dell’Associazione internazionale esorcisti (Aie) - riportato dal Sir (Servizio Informazione Religiosa) - in merito alla trasmissione televisiva «Music» che andrà in la sera di oggi, mercoledì 6 dicembre, su Canale 5. condotta da Paolo Bonolis. Tra gli ospiti, il cantante Marilyn Manson, in una puntata in cui ci sarà anche Gianni Morandi. 

L’Aie mette «in guardia da ogni genere di programmi che fanno conoscere e pubblicizzano persone che sono testimonial del Male e che insegnano forme di autolesionismo, aggressività, esoterismo, occultismo, adorazione al Maligno».

Marilyn Manson
Marilyn Manson

«Il Signore Gesù, che il giorno di Natale è nato per la nostra salvezza, viene proprio per indicarci il cammino della vita che si contrappone a quello di Satana e dei suoi seguaci», prosegue la nota: «Altri invece insegnano a vivere pensando solo in un modo egocentrico e incentrato sul disprezzo di Dio, creatore della vita, e sul disprezzo di sé e degli altri in nome di libertà lesive della persona e dignità umana».

Gli esorcisti invitano «a proteggere soprattutto i piccoli da tali soggetti e dai loro esempi, onde evitare l’emulazione nel male invece che nel bene», ed «a non lasciarsi ingannare sulla bontà di tali soggetti solo perché presentati da persone conosciute nel mondo dello spettacolo». 

Un appello personale a Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri «affinché questa iniziativa possa essere riconsiderata rivalutando la portata negativa dell’esibizione di un personaggio così offensivo contro il senso comune» è stato invece rivolto da don Aldo Buonaiuto, animatore del Servizio AntiSette della Comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi e direttore di «In Terris». Don Buonaiuto ricorda i «contenuti» della musica del rocker, «inneggianti - spiega - ad una vita priva di senso, alla violenza, alla tossicodipendenza, allo sfregio di ogni valore». 

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