Cultura

Abiti, arte e design: la moda italiana dal 1971 al 2001

La Camera Nazionale della moda italiana celebra la creatività e il made in Italy in occasione dei suoi 60 anni
AA

La Camera Nazionale della moda italiana festeggia i 60 anni anche con una mostra al Palazzo
Reale di Milano
che celebra la creatività italiana e il made in Italy nel corso di trent'anni che sono stati fondamentali per la sua affermazione internazionale: Italiana. L'Italia vista dalla moda 1971-2001, promossa da Comune di Milano, Camera della moda, con il supporto del ministero dello Sviluppo economico.

La mostra, ideata e curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi, racconta in nove stanze la moda italiana, nelle sue manifestazioni più significative, non in modo cronologico ma tematico, con gli abiti dei grandi stilisti, gli accessori, le fotografie, che dialogano con le opere d'arte di grandi artisti, come Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft.

«Abbiamo pensato di raccontare un momento importante, quello della nascita del pret-à-porter - ha spiegato Carlo Capasa, presidente di Camera nazionale della moda italiana - lo abbiamo creato noi italiani e così abbiamo prodotto moda per tutti. In Italia abbiamo unito creatività, artigianato e industria e qui lo raccontiamo in modo innovativo».

Le stanze tematiche raccontano l'evoluzione dello stile attraverso il tema dell'identità, della democrazia, con il concetto del vestir bene alla portata di tutti, 'in forma di
logò, dove la moda si vuole rendere subito riconoscibile, 'project room', Bazar, con richiami all'idea del viaggio e a Paesi esotici, postproduzione, Glocal, con la Sardegna di Antonio Marras e la Sicilia di Dolce&Gabbana e infine l'Italia degli oggetti, con il piumino di Moncler o la t-shirt di Elio
Fiorucci con gli angeli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia