L’Intramontabile tepore del pollaio

I sapori che ti riportano sempre a casa
Un pulcino - © www.giornaledibrescia.it
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Non ho simpatia per i peperoni, come un ospite indesiderato mi si ripropongono fastidiosamente. L’altra sera per esempio, ho fatto una cena leggera con un salmoncino accompagnato da un’insalata di pomodori, prima di andare a letto ho aperto il frigo per un goccio d’acqua e incredibilmente mi sono lasciato indurre in tentazione dalla peperonata avanzata a pranzo. Non capisco come possa essere accaduto, fatto sta che in pochi minuti il piatto era già nel microonde. Inaspettatamente appagato sono andato a letto. Ingenuo. Quei peperoni maledetti hanno fatto entrare in camera un ragno gigantesco che per tutta notte ha cercato di colpirmi con un fucile a pompa. La mattina mi sono svegliato a terra sul tappeto, ma fortunatamente vivo.

Quest’anno ho comunque deciso di mettere a dimora nel mio orto alcune piantine di peperoni, tre di peperoncini verdi: quelli che poi vanno sott’aceto, quindi fatti a pezzettini e uniti al formaggio per creare l’antipasto tipico della tradizione bresciana. Io li preparo con dei piccoli cubetti di formaggio nostrano e una spruzzata di parmigiano. Li mangio e finisco in un’altra dimensione.

Le pareti si rivestono subito di perline, sulla credenza spuntano le bamboline ricordo di Venezia nel cono di plastica trasparente. Ce n’è anche una tirolese. Tutte sono appoggiate sui centrini. La moka del caffè ha la parte superiore di ceramica elegantemente decorata con fiorellini rosa. La mini torre di Pisa è azzurra, c’è anche il sole. Come un pulcino nel tepore del pollaio, mi sento a casa.

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