I vocalini di WhatsApp con il lucchetto

Mi permetto di fare un uso privato di questo spazio per fare una comunicazione: io i vocalini li odio, non mandatemeli
I messaggi vocali su WhatsApp sono sempre più diffusi
I messaggi vocali su WhatsApp sono sempre più diffusi
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Quando alle superiori andavo a fare i compiti a casa di Vittorio rimanevo sempre colpito da un dettaglio: il telefono era bloccato da un lucchetto. Mi stupiva quell’ostentata tirchieria abbinata a una filosofia di vita per me inconcepibile: insegna a essere essenziali, mi disse una volta la sua severissima mamma. Che per tenere a dieta il paffuto figliolo gli cucinava solo una bistecchina, con la conseguenza che lui di nascosto si mangiava pure la mia. Quando invece eravamo ognuno a casa propria, e lui ovviamente non aveva segnato i compiti, mi chiamava puntualmente alle due. Siccome la madre gli contava gli scatti del telefono lui, senza premesse, mi diceva: detta. Nei periodi più bui mi chiamava e diceva: richiama. Con gli scatti a carico mio diventava un chiacchierone.

Se ci fossero stati i messaggini tutto sarebbe stato più facile. Ma per fortuna allora non c’erano neppure i vocalini. Se vedete per strada uno con il telefono orizzontale davanti alla bocca sappiate che sta registrando un vocalino, e se il telefonino è orizzontale accanto all’orecchio il vocalino lo sta ascoltando. Mi permetto allora di fare un uso privato di questo spazio per fare una comunicazione: io i vocalini li odio, non mandatemeli. Anche perché si rischiano figuracce. Faccio un esempio a caso, quello di un mio conoscente tardo quarantenne, molto elegante, spiccatamente simpatico. Su WhatsApp gli arriva un vocalino della mamma, lui ingenuo lo ascolta al lavoro, e lei cosa gli chiede? Questo: cosa vuoi cucciolo di cena? Vi rendete conto? Per fortuna che non sono problemi miei. 

 

 

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