I miei pomodori e Gianluca Vacchi

Alla difficile ricerca del senso della vita
Gianluca Vacchi
Gianluca Vacchi
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Le mie amate piantine di pomodori non fanno fiori e quindi non c’è traccia dei polposi frutti. Ho scoperto essere un fenomeno diffuso, un mio vicino (che li ha già sostituiti con un’altra coltivazione) incolpa la grandine delle scorse settimane, che li ha effettivamente colpiti, ma non trovo come possa essere la causa della loro sterilità: le foglie peraltro sono ripartite radiose. Mah, vedremo gli sviluppi, l’orto come la vita riserva sempre sorprese.

Sorprese che possono diventare insegnamenti da tramandare di generazione in generazione. La pensa così anche Gianluca Vacchi, l’imprenditore influencer famoso per i suoi balletti da villaggio turistico in disarmo. Vacchi è diventato papà e la piccola è amorevolmente al centro delle sue attenzioni, la creatura si chiama Blue Jerusalema, perché a chiamarla Giovanna eravamo capaci tutti. «Vorrei che da grande mia figlia dicesse "mio padre è stato un grande uomo. E, soprattutto, è stato un grande padre"», questo il suo sogno.

Ha iniziato progettando due nidi d’amore per la sua famiglia. «In Sardegna sto costruendo una villa straordinaria - ha raccontato raggiante -: voglio sia un covo di serenità. Saranno 1.200 metri quadrati più mille di terrazze, con un campo da padel, discoteca, due logge con suite, 15 camere. Faccio lavori per quasi 15 milioni di euro. Spero di vivere abbastanza per far capire a mia figlia i privilegi che ha». Un’altra la sta costruendo a Miami, «dove vivo sei mesi all’anno, sono 1.200 metri quadrati anche lì». A questo punto dovrei chiudere con la morale, ma preferisco lasciarla sottintesa. E poi Miami è così pacchiana per un provinciale come me.

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