I cetriolini ingrati

La vita non è fatta solo di soddisfazioni
Cetrioli sott'aceto -© www.giornaledibrescia.it
Cetrioli sott'aceto -© www.giornaledibrescia.it
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C’era una volta un simil giovane orticoltore, che dopo aver sviluppato precocemente la passione per il giardinaggio, nel mezzo del cammin della sua vita era rimasto folgorato dalla coltivazione del cicorione pan di zucchero. Un amore a prima vista. Nel giro di pochi anni, scoprendo un’inattesa ma appagante predisposizione da coltivatore diretto (più volte gli era stato detto che le sue erano braccia rubate all’agricoltura, aveva però sempre frainteso quelle considerazioni), la produzione delle sue ortaglie crebbe a dismisura. Stagione dopo stagione, essendo uomo naturalmente predisposto al miglioramento costante, il suo orto si trasformò in un vero e proprio Eden.

Un’estate, particolarmente entusiasta del raccolto di cetrioli, pensò che era tempo di ragionare in prospettiva invernale: andavano messi sott’aceto. Decise di raccoglierli molto piccoli, per avere così un prodotto più croccante. Vasetti Bormioli con guarnizione, aceto e via. In dispensa finirono ben 15 grossi vasi. Ben prima della stagione fredda decise di assaggiarli per bearsi del prodotto. Ma la sorpresa fu infausta, quegli ingrati cetrioli si erano trasformati in poltiglia. Ferito nell’ego decise di incolpare la nonna: hai sbagliato aceto, fu l’accusa. Ma siccome - a differenza che nella fiaba di Cappuccetto rosso, la nonna in questione se si trovasse il lupo alla porta lo metterebbe in padella con tutto il pelo - l’anziana progenitrice respinse al mittente le accuse sottolineando tutti gli errori dell’infausto nipote.

Morale: a volte, le braccia nemmeno all’agricoltura sono strappate.

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