Valsabbia

Il sensitivo che sostiene di sapere dov'è Iuschra

Sulla base della sua segnalazione sono partite oggi nuove ricerche della bambina scomparsa tra Serle e i boschi che scendono verso Nave
IUSCHRA, SI TORNA A CERCARE
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Un bosco impervio che dall'altopiano di Cariadeghe scende fino a Nave. Dalle dieci del mattino al primo pomeriggio una quarantina di persone tra Protezione Civile e Vigili del Fuoco è tornata a cercare Iuschra, la bambina di dodici anni scomparsa il 19 luglio scorso a Serle. Ricerche che, ancora una volta, non hanno dato risultati.

Le segnalazioni che continuano ad arrivare alle autorità vengono tutte prese in considerazione, anche se molte vengono scartate. Per quest'ultima battuta di ricerche si è partiti da un sensitivo che sosteneva di avere individuato il luogo in cui si trovava la ragazzina.

«Non lasciamo nulla di intentato», ha detto Walter Togni, responsabile della Protezione civile alla Prefettura di Brescia. «Arrivano tante segnalazioni, questa era più circostanziata e abbiamo ritenuto che fosse il caso di approfondirla».

Tra piante, rovi intricati, pietre e fango, il versante della montagna era particolarmente complesso da affrontare. Le recenti piogge, inoltre, hanno reso ancora più difficile il lavoro. I ricercatori si sono divisi in tre gruppi per esaminare un raggio più ampio possibile, passando anche in zone già battute in precedenza. Tutto ciò mentre il crollo del ponte Morandi ha costretto un gruppo di Vigili del fuoco a partire in tutta fretta verso Genova. E venerdì sarà passato un mese dal giorno in cui la dodicenne ha fatto perdere le sue tracce durante una gita con la Fobap, gettando nella disperazione la sua famiglia

 

 

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