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Tramoni: «Porto la mia tecnica e l'energia della mia Corsica»

Al microfono di Erica Bariselli, dal ritiro delle rondinelle di Darfo, Mattéo Tramoni, centrocampista Brescia
Matteo Tramoni, l'intervista nel ritiro di Darfo
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Viso d’angelo, idee chiare. Di poche parole, d’identità fortissima. Tanto che tiene subito a precisare: «Mi chiamo Tramoni, senza accento sulla "i" perché io sono corso, non francese. E a questa cosa ci tengo moltissimo perché alla mia terra e alle mie radici sono molto legato».

Benvenuto a Mattéo: la mezz’ala che vista la penuria a centrocampo sta cercando di sfruttare al meglio ogni occasione che Inzaghi gli dà: «Sto cercando di dare tutto - ci dice il centrocampista del 2000 arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Cagliari - perché voglio riuscire a ritagliarmi i miei spazi in un campionato come la serie B italiana che non conosco tanto bene. Ho giocato nella Ligue2 francese che più o meno penso possa essere dello stesso livello, ma di certo il calcio italiano è decisamente più tattico».

Un assaggio Mattéo lo ha avuto la passata stagione al Cagliari dove, in serie A, si è ritagliato 9 presenze: «Ma in un certo senso è come se questa a Brescia sia la mia prima avventura importante dal solo perché al Cagliari, oltretutto in una regione molto simile alla Corsica, ero arrivato con mio fratello che gioca ancora nella Primavera rossoblù: insieme è stato più facile. Qui invece sono da solo. Sono molto carico».

Anche perché il Brescia era un po’ nel suo destino: «Cellino mi aveva già cercato quando il Brescia era in serie A, a gennaio. Ma io non me l’ero sentita di lasciare l’Ajaccio perché stavamo lottando per la promozione in Ligue1 e va anche tenuto conto che l’Ajaccio è la mia squadra del cuore. Non potevo proprio farlo... Però adesso eccomi qui e spero di ripagare tanta fiducia e apprezzamento».

Sulle sue caratteristiche di gioco: «Mi piace molto come mi sta provando mister Inzaghi, da mezz’ala. Sono un giocatore molto tecnico al quale piace cercare gli inserimenti. E penso anche di avere un buon tiro. Spero di riuscire a dimostrare queste cose sul campo puntando anche sulla mia personalità e sull’energia del mio essere corso».

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