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Inps: «Violenti attacchi hacker». L'esperto: «Forse pochi test»

Il presidente Pasquale Tridico spiega all'Ansa che gli attacchi erano già iniziati nei giorni scorsi
Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico - Foto Ansa/Maurizio Brambatti
Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico - Foto Ansa/Maurizio Brambatti
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«Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker». È quanto afferma il presidente dell'Inps Pasquale Tridico spiegando le difficoltà incontrate oggi dal sito Inps, ora temporaneamente bloccato, che ha registrato migliaia di visite in concomitanza con la presentazione della domanda, possibile da oggi, per il bonus 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per l'emergenza coronavirus.

«Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo lo abbiamo sospeso». Tridico spiega all'Ansa che dopo gli attentati degli hacker «ovviamente nei giorni scorsi abbiamo informato le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti».

«Possiamo anche pensare che il sito Inps abbia subito un attacco hacker, circostanza che andrà valutata con gli accertamenti e con la velocità con cui le autorità competenti si muoveranno, ma è evidente che la procedura è stata messa in piedi in pochissimo tempo e forse non si è avuta la possibilità di testarla a sufficienza e renderla più sicura»: è il parere di Gabriele Faggioli, presidente del Clusit, l'Associazione italiana per la Sicurezza Informatica. «Magari si sono unite diverse circostanze ma appena ho letto dei problemi degli utenti ho pensato ad un bug».

 

 

 

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