Del Bono alla Regione: «Dateci dati giornalieri più trasparenti»

Il sindaco di Brescia chiede di superare alcune opacità di informazione. Tra queste, il numero dei tamponi giornalieri in provincia
Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«In questo periodo ancora critico che ci porta verso quella che viene definita la Fase 2 o di graduale uscita dall'emergenza coronavirus, è quanto mai necessario superare alcune opacità di informazione sul reale andamento del contagio». Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, spiegando che «sono infatti sfuggiti e ancora sfuggono alcuni dati giornalieri che la Regione dovrebbe trasmettere a tutti noi cittadini e alle stesse istituzioni locali che debbono operare».

Del Bono nello specifico chiede di sapere:

  • «quanti tamponi giornalieri sono stati processati dalle strutture sanitarie e convenzionate in provincia di Brescia e su quante persone»;
  • «quanti tamponi si stanno facendo giornalmente in Provincia di Brescia e a quante persone»;
  • «quante persone affette da Covid-19, ogni giorno, vengono ricoverate nelle strutture ospedaliere e quante purtroppo sono indirizzate verso la terapia intensiva»;
  • «quando si procederà ad effettuare i tamponi per i malati a domicilio "sospetti Covid" così definiti dai medici di base e qualora si sia iniziato (non credo) dove e a quanti pazienti sono stati fatti?».

«Si dice che il numero alto di positivi negli ultimi giorni - nota ancora il sindaco - sia dovuto all'avvio (e menomale anche se in grave ritardo) dei tamponi nelle Rsa. È importante sapere giornalmente in quali Rsa, in quali paesi e su quante persone». Per Del Bono «è importante avere una trasparenza di dati per poter comprendere l'evoluzione del contagio e le azioni da attivare per contenerlo. E questo sopratutto se partirà la tanto attesa e auspicata campagna dei test sierologici».

«Non è tempo di giudizi sulla gestione sanitaria di territorio e di contenimento del contagio sviluppata nelle province più colpite come la nostra, ma è certo tempo - conclude il primo cittadino - di attrezzarci per meglio governare la fase che si apre ed evitare l'eventuale ritorno di un contagio diffuso. Direi che è tempo, di strategie più argomentate e coordinate».

 

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