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Coronavirus, un respiratore per due pazienti: il test è positivo

Il macchinario quindi si collega a 2 persone e non più a una, i primi a Piacenza e Parma
La terapia intensiva della Poliambulanza - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La terapia intensiva della Poliambulanza - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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In 72 ore dall'ideazione alla realizzazione del prototipo, già testato e pronto per l'uso. Sono i respiratori capaci di collegarsi a due persone invece che una, che la Regione Emilia-Romagna sta per ordinare e utilizzare per far fronte all'emergenza.

«È come moltiplicare i pani e i pesci», ha spiegato il commissario per l'emergenza, Sergio Venturi, rivelando che l'idea è venuta a un team guidato da Marco Ranieri, esperto di rianimazione, e subito realizzata da un'impresa di Mirandola: «Hanno costruito il primo prototipo, che è già al Sant'Orsola di Bologna: l'hanno testato e funziona. Nei prossimi giorni saremo in grado di ordinarli e naturalmente andranno per primi a Piacenza e Parma, che sono i territori più in difficoltà».

Per Venturi, «si tratta di una notizia formidabile che ci riempie di orgoglio: molti, anche chi ci guardava con scetticismo, ci riconoscerà quello che siamo stati capaci di fare».

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