Italia e Estero

Coronavirus, possibili sintomi per un italiano su tre

Lo afferma un'indagine condotta da Noto Sondaggi relativa al periodo tra marzo e inizio aprile
Un uomo sul balcone -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Un uomo sul balcone - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un italiano su tre nelle scorse settimane ha avuto un sintomo che potrebbe essere attribuito al Covid, mentre il numero di contagiati potrebbe sfiorare i 3,5 milioni.

Lo afferma un'indagine condotta da Noto Sondaggi elaborata in base al rapporto dei sintomi di cui gli italiani dicono di aver sofferto nelle ultime settimane e dell'indice di positività al virus.

Tra il mese di marzo e i primi giorni di aprile quasi un italiano su tre dice di aver accusato almeno uno dei sintomi tipici del Covid-19, per un totale di 17.400.000 persone.

In particolare la sintomatologia più diffusa, secondo i dati diffusi da Antonio Noto, è la tosse (20% degli intervistati), seguita da mal di gola (17%) e congiuntivite e bruciore agli occhi (9%). Il 7% degli italiani ha accusato poi febbre o dolori muscolari. Leggermente minori, invece, le difficoltà a respirare (5%) e la perdita di gusto e olfatto (4%), sintomi che insieme interesserebbero comunque circa 5.400.000 persone.

«Nonostante le sintomatologie, tuttavia, nove italiani su dieci dichiarano di non aver richiesto di fare il tampone - spiega Noto Sondaggi -, mentre il 4% sostiene di averlo richiesto ma che non è stato possibile farlo. C'è anche poi chi ha potuto fare il tampone, ma è risultato negativo (4%)». 

Secondo le stime ad oggi circa un quarto della popolazione (24%) non sa se è stata o meno contagiato dal coronavirus, con il 64% che, invece, lo esclude. Bassa, infine, la percentuale di coloro che sono certi di essere stati contagiati (3%).

Per quanto riguarda le mascherine più della metà degli italiani (57%) dichiara di possederne una, con il 9% che è riuscito ad acquistarla ma facendo fatica a reperirla. Ancora tanti, più di un italiano su tre (37%), coloro che l'hanno cercata ma non l'hanno trovata e coloro che, invece, non hanno nemmeno provato (5%). 

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