Coronavirus, cimiteri chiusi a Brescia fino al 30 maggio

Il Governo ribadisce che i cimiteri possono restare aperti. Da evitare gli assembramenti. Ai sindaci la possibilità di chiuderli: così in città
Il cimitero Vantiniano - © www.giornaledibrescia.it
Il cimitero Vantiniano - © www.giornaledibrescia.it
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Fase 2 per i cimiteri. Con una partenza che in molti casi si prospetta per nulla o di poco diversa dall'emergenza sin qui vissuta per ora. Le indicazioni del Governo, giunte dopo la pubblicazione del Dpcm del 26 aprile attraverso le Faq, non lasciano in questo caso spazio a incertezze. I campisanti possono restare aperti al pubblico ma vanno impedite le occasioni di contagio dovute ad assembramento di visitatori.

Ai sindaci è tuttavia affidata la possibilità di prevedere la chiusura dei cimiteri ove non sia possibile garantire che non si verifichino condizioni favorevoli alla diffusione del Covid-19.

Non solo. Da Palazzo Chigi viene raccomandata anche la temporanea sospensione di ogni attività connessa ai servizi cimiteriali di iniziativa privata nei cimiteri, come manutenzione, ristrutturazione di tombe, lapidi, costruzioni ex novo di tombe.

Restano consentiti i lavori necessari alla sepoltura dei defunti da parte dei gestori cimiteriali e quelli di realizzazione di ristrutturazione o costruzione ex novo di sepolture di emergenza.

La nota interpretativa del Governo chiarisce inoltre che il sindaco, in raccordo col Prefetto territorialmente competente, in relazione alla evoluzione di mortalità, e nei limiti dei poteri a lui assegnati dalla normativa vigente, emanerà eventuali provvedimenti contingibili e urgenti necessari per l’attuazione delle indicazioni qui fornite.

Date queste precisazioni, a Brescia, il sindaco Emilio Del Bono ha disposto la proroga della chiusura al pubblico dei cimiteri comunali fino al 30 maggio incluso. Sarà garantita comunque l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione,tumulazione e rientro delle ceneri quali esito delle cremazioni delle salme. Sarà inoltre garantito lo svolgimento delle cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti sino a un massimo di quindici persone.

Esclusivamente su appuntamento con la Direzione Cimiteri - rende noto un comunicato di Palazzo Loggia -, per evitare qualsiasi forma di assembramento, sarà permesso l’accesso agli operatori economici incaricati dai privati per l’esecuzione di monumenti funebri, per la rimozione el’ornamentazione di cippi, tumuli e delle lapidi, per la cura dei giardini delle tombe di famiglia e per la fornitura di composizioni floreali.

Dopo una riunione in programma lunedì pomeriggio, sarà cura della direzione cimiteriale contattare le imprese di pompe funebri per stabilire modalità e orari delle attività. Le ditte, poi, avviseranno i famigliari dei defunti. Le cerimonie e le attività dovranno svolgersi preferibilmente all’aperto, quando possibile, e indossando sempre protezioni delle vie respiratorie ed evitando qualsiasi forma di assembramento attraverso il rispetto rigoroso della distanza interpersonale di un metro.

Sarà garantita la disponibilità della camera mortuaria e della chiesa di San Michele del cimitero Vantiniano per il ricevimento e la custodia temporanea dei feretri e delle urne cinerarie dei defunti che, quando erano in vita, risiedevano nel Comune di Brescia.
Qualora fosse necessario, saranno disponibili le sale di deposito e le camere mortuarie degli altri cimiteri cittadini e delle chiese messe adisposizione dalla Curia di Brescia.

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