Economia

Coronavirus, 11 giorni di sciopero in Lucchini

Lo hanno proclamato i lavoratori per non riaprire la fabbrica ed evitare così il rischio di contagio
La fabbrica Lucchini a Lovere - Foto © www.giornaledibrescia.it
La fabbrica Lucchini a Lovere - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Undici giorni di sciopero per non riaprire la fabbrica ed evitare così il rischio di contagio da coronavirus. Lo hanno proclamato i lavoratori della Lucchini insieme a Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm -Uil dell'alto Sebino, in provincia di Brescia scelgono per «contrastare l'atteggiamento cieco della Lucchini Rs, che intende riaprire la produzione» e con la quale, secondo le organizzazioni «non è stato possibile concordare nulla, in ottica di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori».

«Dopo diversi incontri e ore di discussione e dopo aver proposto come mediazione di far rientrare al lavoro esclusivamente quei lavoratori che volontariamente avessero deciso di riprendere l'attività - spiegano Luca Tonelli (Fim-Cisl), Barbara Distaso (Fiom-Cgil) ed Emilio Lollio (Uilm-Uil) - ci troviamo costretti, a tutela della salute di tutti i lavoratori Lucchini e dei loro cari, a proclamare 11 giorni di sciopero dal 3 al 13 aprile 2020 compresi, e cioè fino al perdurare del decreto ministeriale attualmente in vigore».

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