Allo Zooprofilattico 1200 tamponi al giorno, ma manca il reagente

Il ritmo si è alzato in tempi brevissimi, ma scarseggiano i materiali e le mascherine per lavorare in sicurezza
ANALISI ALLO ZOOPROFILATTICO
AA

Il ritmo si è alzato in tempi brevissimi nei laboratori dello Zooprofilattico di Brescia dove ogni giorno vengono analizzati oltre 1200 tamponi Covid. «Il 25 per cento risulta positivo» spiega il dirigente della virologia Antonio Lavazza. «In 24 ore siamo in grado di fornire la risposta. E quando si parla di esito dubbio non è un giudizio sul metodo, ma vuol dire che la carica di positività è molto bassa e quindi il paziente va rivisitato» aggiunge la collega Beatrice Boniotti, responsabile dei laboratori. 

Anche allo Zooprofilattico, come negli ospedali, il coronavirus ha stravolto la quotidianità. Con uno sforzo per il personale che oggi è davvero al limite. «Bisogna considerare che nel laboratorio a contatto con le provette si può stare al massimo cinque ore e in quel lasso di tempo chi ci lavora non può bere, mangiare e andare in bagno» spiegano dai laboratori di via Bianchi in città.

E non mancano le criticità, una su tutte che potrebbe, se non risolta, addirittura bloccare l’attività. «Non abbiamo i reagenti che sono determinanti per fornire i referti. Ad oggi, con il materiale che abbiamo, possiamo arrivare al massimo ad altri 4500 tamponi e quindi fino a venerdì» denuncia il virologo Lavazza. «Per non parlare - aggiunge - delle mascherine. Noi dovremmo usare le Ffp2 e le Ffp3, ma non arrivano». 

 

 

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