Rugby

Rugby, Transvecta sull’ottovolante ma stavolta arriva la vittoria contro i Lyons

Calvisano rivive situazioni già viste a Mogliano, ma al San Michele a pagare dazio è Piacenza
CALVISANO VINCE MA NON CONVINCE
AA

Il Transvecta stavolta viene a capo della propria follia. Che a Mogliano l’aveva punito con una sconfitta inattesa e ieri, invece, lo ha premiato alla fine di 80 minuti mozzafiato, pieni di errori, recuperi, cadute e resurrezioni. Calvisano più forte anche della legge di Murphy, per la quale se c’è la possibilità che qualcosa vada male, andrà male senz’altro. E infatti, dopo una settimana passata a rimuginare sulla grave indisciplina che il weekend precedente era costata alla formazione di Guidi e De Carli un rosso (Vunisa) e due gialli, un bottino conseguente un’infinità di falli, ieri l’inizio del match con i Lyons è stato persino peggio.

Arbitro

Pronti, via e i padroni di casa regalano agli emiliani quattro calci di punizione, uno dei quali trasformato da Ledesma in tre punti, una meta di Portilo e un cartellino rosso. Ad essere punito dall’arbitro Russo, chiamato in extremis a sostituire l’indisponibile Boraso, è stavolta l’argentino Grenon, reo di un’entrata pericolosa in un raggruppamento, con spallata al volto del piacentino Moretto.

Sembrano le note del de profundis per il Transvecta, sotto di 10 punti e in inferiorità numerica. E invece, intorno al 20’, un’ingenuità di Cuoghi costringe l’arbitro ad espellere per 10 minuti il numero 9 dei Lyons. Punizione per il Calvisano, palla in touche, spinta degli avanti e meta tecnica con altro «giallo», questo per il pilone Acosta, colpevole di aver provocato volontariamente il crollo dell’avanzamento avversario. La momentanea superiorità numerica illude gli spettatori che il pendolo del match oscilli a favore dei padroni di casa.

Macchè: in 14 contro 13 i gialloneri regalano due calci di punizione che Zaridze (subentrato a Ledesma) mette tra i pali: 7-16. Svolta. A quel punto, i Lyons escono inopinatamente dal match e Waqanibau segna di forza una meta che rimette in partita i suoi. Poi tocca a Bozzoni (man of the match) segnare due volte a cavallo del riposo. È il momento migliore dal Tranvecta, che un piazzato di Palazzani porta a + 13.

Ma non è finita perché la partita viaggia ormai sull’ottovolante: Paz segna la meta dell’ex (ottima partita quella dell’argentino), Palazzani replica con tre punti, Waqanibau ferma con placcaggio dei suoi Petillo lanciato a un passo dalla meta. Ma non c’è tempo di compiacersene perché i Lyons, dopo mezz’ora di torpore, sono vivi e, quando Bruno a 7’ dalla fine, porta i suoi a -2, dopo una bella meta trasformata da Zaridze, l’impressione è che la partita sia destinata a concludersi con un ennesimo colpo di scena. Invece Palazzani aggiunge altri 3 punti al bottino dei gialloneri e l’arbitro penalizza la mischia dei Lyons in quella che poteva essere per gli ospiti l’ultima occasione per vincere. I cinque punti per il Calvisano sono ossigeno puro, i due dei Lyons una magra consolazione. Dalla confusione vista in campo resta un dubbio: che sport era? Rugby no.

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