Sport

Intesa Sanpaolo e Brescia insieme nel settore giovanile

Presentato l'accordo tra l'istituto bancario e la società biancazzurra, che si basa su identici valori sportivi
INTESA...CON IL BRESCIA
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Presentato nella sala conferenze dedicata a Corrado Faissola l'accordo tra Brescia Calcio e Intesa Sanpaolo, che vede l'istituto bancario affiancare la società di via Ferramola con una sponsorizzazione legata al settore giovanile, tanto che il nome Intesa comparirà sulle maglie dei giocatori della Primavera.

A presentare la partnership il direttore generale di Lombardia Sud di Intesa Sanpaolo Marco Franco Nava e il presidente del Brescia Massimo Cellino. Presenti in sala tra gli altri il tecnico Filippo Inzaghi e i gioacatori Andrea Cistana, Massimiliano Mangraviti e Andrea Papetti, cresciuti proprio nelle giovanili biancazzurre e quindi approdati in prima squadra.

«Il Brescia incarna i valori dello sport come li intendiamo noi di Intesa Sanpaolo - ha detto Nava - e ci piace affiancare un progetto che vada a valorizzare il settore giovanile. Un accordo che vuole legare Intesa anche alla città di Brescia, in un solco che è stato già tracciato da Ubi negli anni passati».

Quello siglato è un accordo annuale, che per adesso è rivolto principalmente al mondo del settore giovanile biancazzurro, ma che in futuro potrebbe anche allargarsi ad un orizzonte diverso, magari coinvolgendo ancor più direttamente la prima squadra che già affianca, al momento legata fino al termine della stagione come main sponsor all'azienda alimentare Rigamonti.

«Sono stato orgoglioso di avere come sponsor Ubi Banca - ha detto Massimo Cellino - sono ancora più orgoglioso che Intesa Sanpaolo abbia deciso di sposare la nostra idea di calcio relativa al settore giovanile. Anzi, sono rimasto piacevolmente stupito dal loro interessamento che mi rende davvero felice. Questo deve essere un sostegno anche alla brescianità, quella che stiamo promuovendo e che continueremo a spingere. Non è un caso che ci siano tanti giocatori in prima squadra cresciuti nel settore giovanile, non è nemmeno un caso che come società abbiamo deciso di non avere la foresteria, proprio perché l'obiettivo è di prendere e valorizzare ragazzi da un territorio come questo, che ne offre tantissimi e di qualità».

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