Il tutti contro tutti in Serie B

La Serie B tira dritto ma, con l'assist della Figc, parte nel caos. Nonostante le recenti minacce del Catania e i ricorsi presentati ieri da Ternana e Pro Vercelli, la Lega cadetta prenderà il via il prossimo 24 agosto con l'anticipo tra Brescia e Perugia con 19 squadre dopo 14 anni a 22. 

«Noi - ha evidenziato il presidente della Lega B, Mauro Balata - abbiamo atteso rispettosamente le determinazioni assunte dalla Federcalcio. Abbiamo fatto una istanza legittima, che proveniva da 19 società del campionato di Serie B. Abbiamo atteso le decisioni per tutelare i nostri club». 

La tensione era palpabile durante la compilazione dei calendari: la cerimonia di ieri, prevista inizialmente per le 19, è iniziata con un'ora e mezza di ritardo. La B infatti doveva aspettare il via libera definitivo della Figc sul nuovo format, arrivato con una delibera presa in prima persona dal Commissario Straordinario Roberto Fabbricini «per garantire l'interesse pubblico ad un regolare e tempestivo avvio dei campionati». 

La Figc ha modificato gli articoli 49 e 50 delle Noif, le Norme Organizzative Interne Federali, lasciando invariato il numero di promozioni (3) e retrocessioni (4) e non procedendo «all'integrazione delle vacanze di organico del campionato di Serie B». In sostanza, ha bloccato tutti i possibili ripescaggi. 

«Io ho preso atto - ha aggiunto Balata - di un comunicato ufficiale arrivato dall'organo superiore, la Federazione. Noi siamo rispettosi di tutti, ma siamo arrivati al 13 agosto senza capire chi c'è e chi non c'è. Noi, con un campionato che parte il 24 agosto, avevamo l'esigenza di stringere i tempi». 

Intanto chi sperava nel ripescaggio è già passato all'attacco, mentre il Palermo spera ancora nella promozione, grazie alla possibile rimodulazione della sanzione inflitta al Frosinone per i fatti accaduti durante la finale playoff. Ternana e Pro Vercelli hanno già presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni contro il blocco deciso dalla Serie B. Blocco «in spregio al principio di legalità», secondo la società piemontese, che lascia aperta la porta ad un'azione legale presso la magistratura penale. «Non è scritto nelle carte federali, è stata una forzatura: non si può andare avanti con queste spallate senza rispettare le regole», ha commentato invece Antonio Gozzi, presidente dell'Entella. Duro l'attacco della Ternana, con le parole del patron Stefano Bandecchi: «Tutto questo sta accadendo nel silenzio di tutti, della Federazione, del Coni e della Presidenza del Consiglio che sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola». 

Per il presidente di Lega Pro, Gabriele Gavrina, serve un intervento di Palazzo Chigi: «Prendiamo atto inermi dello sfascio senza guida del calcio italiano. Spero che l'organo di vigilanza preposto di Palazzo Chigi prenda provvedimenti per questo abuso». Ribadisce infine la sua contrarietà l'associazione italiana calciatori: «Mi sembra grave - ha affermato il n.1 Aic Damiano Tommasi - anche la modalità con cui la federcalcio ha annunciato in un comunicato l'operazione. Perché è vero che ci hanno sentito, come scrivono, ma è altrettanto certo che io mi sono detto in totale disaccordo con la loro scelta. Quindi che usino questa formula è per me un'ulteriore presa in giro». 

Insomma, un tutti contro tutti che rischia di avere strascichi giudiziari, mentre il 7 settembre è attesa la decisione degli organi di giustizia sportiva sui ripescaggi.