Calcio

La FeralpiSalò cresce e si affida ai giovani: ecco i tre nuovi componenti

Una giornata di presentazioni: i portieri Semuel Pizzignacco e Luca Ferretti ed il difensore Christian Dimarco
Il difensore Dimarco tra i portieri Pizzignacco e Ferretti - Foto Only Crew Simone Venezia Fotolive
Il difensore Dimarco tra i portieri Pizzignacco e Ferretti - Foto Only Crew Simone Venezia Fotolive
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Giornata di presentazioni al Turina per tre nuovi componenti del reparto arretrato della FeralpiSalò, uniti dal fatto di aver firmato un triennale: i portieri Semuel Pizzignacco e Luca Ferretti, ed il terzino sinistro Christian Dimarco.

Tra i pali

Goriziano, Pizzignacco ha dimostrato le proprie qualità in questo avvio di stagione: solo 2 reti subite, quattro sfide senza incassare gol e un rigore parato. «Bello iniziare bene: forse merito del buffetto benaugurante pre partita di capitan Legati - commenta -. Scherzi a parte, sono felice di come sta andando, tuttavia ogni giorno cerco di migliorarmi, specie nelle prese alte». Poi il dilemma: titolare in serie C o riserva in serie B? «Preferisco la prima: per questo sono qui».

E mentre confessa di ammirare Manuel Neuer e non temere il confronto con il predecessore De Lucia («Victor ottimo, io devo ancora formarmi completamente»), precisa anche la particolarità del suo nome: «Nessun errore – svela -: l’ha scelto mamma, tributo a un attore americano che le piaceva». Niente fuori norma, dunque, anzi: normalità in famiglia, pensando a papà Noel, ispiratore per il figlio: «È stato un grande portiere alla Triestina - ricorda il portiere gardesano, arrivato dal Vicenza -. In carriera ho poi avuto la possibilità di allenarmi all’Udinese con Scuffet, Meret e Karnezis: preziosi i loro consigli».

Il rigore parato dal numero uno salodiano con la Virtus Verona - Foto Only Crew Simone Venezia Fotolive
Il rigore parato dal numero uno salodiano con la Virtus Verona - Foto Only Crew Simone Venezia Fotolive

Con un collega-rivale in grande spolvero, difficile trovare spazio per Ferretti, che però non si scompone: «Sino a pochi mesi fa ero in D, al Carpi, e ho davanti a me una carriera - afferma l’emiliano, classe 2003 -. Già l’essere diventato professionista è un sogno realizzato: mentre aspetto il mio turno, imparo dai compagni».

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Sulla fascia

Infine Christian Dimarco, che non gradisce troppo il fatto di essere riconosciuto come «il fratello di Federico», atleta dell’Inter e della Nazionale maggiore: «Gli voglio bene, ci sentiamo spesso e quando posso vado a vederlo a San Siro, ma come giocatore desidero staccarmi dalla sua figura - osserva il milanese, classe 2002 -. Chiaramente c’è anche il suo zampino nel mio approdo qui: ha avuto Vecchi alla Primavera dell’Inter e mi ha consigliato di non rifiutare l’offerta. Anche il numero di maglia (il 32) ha un rimando specifico: Fede ha scelto il 23 del mio giorno di nascita, io l’ho ribaltato»

Così, con un passato nelle giovanili nerazzurre e reduce da un buon campionato in C con il Fiorenzuola, ora Dimarco junior è quasi pronto per dar manforte ai Leoni del Garda: «Ho solo 90 minuti all’attivo, perché in ritiro mi sono stirato - ricorda -: penso di aver offerto a Verona una buona prestazione, visto che da 4 mesi non giocavo una partita». Ma può non bastare, c’è la concorrenza interna: «Lottare per conquistare un posto è naturale in una squadra con ambizioni: fa solo bene, stimola a dare il massimo. E dopo il pari di Padova c’è la consapevolezza di essere davvero forti».

In campo

Allenamenti al mattino da qui a sabato per i verdeblù che domenica alle 14.30 ospiteranno la Pro Vercelli e che in Coppa Italia al secondo turno riceveranno la Juventus NG che ha vinto 3-1 a Lecco.

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