Calcio

Il 19 maggio 1979 a Flero nasce Andrea Pirlo

Ex calciatore, di ruolo centrocampista ed ex campione del mondo nel 2006
Andrea Pirlo nella rappresentazione di Luca Ghidinelli - © www.giornaledibrescia.it
Andrea Pirlo nella rappresentazione di Luca Ghidinelli - © www.giornaledibrescia.it
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Lo spazio che accoglie le vignette «In punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

Il 19 maggio 1979 a Flero nasce Andrea Pirlo ex calciatore, di ruolo centrocampista ed ex campione del mondo nel 2006.

Andrea inizia a calcare i campi di calcio con la squadra locale, il Flero, e con la Voluntas, dove disputa quattro campionati prima di approdare nelle giovanili del Brescia. Correva l'anno 1992 ed il giovane Pirlo disputò altri quattro anni con le Rondinelle giocando come mezza punta.
Il talento di Andrea emerge partita dopo partita ed il Brescia Calcio lo inserisce nella rosa della squadra.

Nella stagione 1994/95, a sedici anni, esordisce tra i professionisti. La partita è Reggiana-Brescia. E' il 21 maggio e le rondinelle ormai retrocesse perdono 2-0 in terra emiliana. Pirlo entra a sostituire Marco Schenardi. È il battesimo ufficiale di quella che sarà una lunga carriera.

L'anno seguente non ha mai giocato con la prima squadra, ma al tempo stesso con la Primavera ha vinto il Torneo di Viareggio. Andrea è pronto per il grande salto. La stagione 1996/97, sotto la guida di Edoardo Reja, Andrea disputa 17 partite realizza 2 goal e contribuisce in modo concreto alla promozione delle Rondinelle. L'anno successivo è titolare fisso nella massima serie, dove disputa 29 partite realizzando 4 goal. A fine anno il Brescia è di nuovo retrocesso tra i cadetti.

La bravura e la visione di gioco di Pirlo non passano inosservati e nel 1998 l'Inter lo ingaggia. Con la maglia nerazzurra il diciannovenne Pirlo colleziona 18 presenze partendo spesso dalla panchina. Quell'anno esordisce in Champions League, in occasione dei preliminari contro lo Skonto Riga. L'anno seguente l'Inter lo gira in prestito alla Reggina, che in quella stagione festeggia il suo debutto in Serie A.

In terra calabra ritrova un altro bresciano dal piede buono e dalla buona tecnica: Roberto Baronio. La coppia è titolare nel centrocampo reggino ed a fine anno Andrea colleziona 28 partite, impreziosite da 6 realizzazioni. A fine prestito rientra a Milano. Per Andrea non c'è spazio e così nel gennaio 2001 viene dato in prestito al Brescia.

In terra bresciana una straordinaria intuizione di Carletto Mazzone segnerà per sempre il suo modo di giocare a calcio e creerà quella che sarà la sua caratteristica per tutto quel che sarà la sua carriera: con il Brescia diventa regista. Da quel momento Andrea dirigerà con maestria (nell'illustrazione di Ghidinelli è intento a dirigere l'orchestra azzurra a Berlino 2006) il Milan, dove disputa in 10 anni, dal 2001 al 2011, 284 partite realizzando 32 goal e la Juventus dove in quattro campionati, dal 2011 al 2015, conta 119 presenze e 16 realizzazioni.

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Dal 2015 al 2017 si trasferisce negli States, nella fattispecie nel New York City dove disputa 60 partite realizzando un goal. In terra americana appende le scarpe al chiodo e regala il suo nome alle pagine di storia del calcio di tutti i tempi, dove viene ricordato come uno dei più forti registi del mondo, specialista in calci piazzati. In tutta la sua carriera ha realizzato 46 goal su calcio piazzato, di questi ben 31 su calcio di punizione.

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