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Brescia-Cittadella in tre video-ricordi

Le rondinelle tornano in campo. Proviamo a fare Dickens per redimere il Brescia-Scrooge-cattivo
Pasquale Marino
Pasquale Marino
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Mal impiattata e piena di errori fatali. Se fosse stata una portata a MasterChef, la prestazione del Brescia a Frosinone si sarebbe presa una sonora bocciatura anche dal giudice più magnanimo.

Così il ciclo «contro le grandi» delle rondinelle è iniziato nel peggiore dei modi. Adesso c’è il secondo tentativo. Domani, alle 15, al Rigamonti la Leonessa ospita il Cittadella, sesto in classifica e reduce da un 2-2 al Tombolato contro l’Avellino.

Di questi tempi formato strenna, per tirarsi un po’ su, viene quasi da fare come Charles Dickens. Inventarsi un «Canto di Natale» per redimere il Brescia-Scrooge-cattivo anche grazie ai ricordi, in questo caso prevalentemente belli, che l’incrocio Brescia-Cittadella fa venire in mente. 

24 marzo 2013, Brescia-Cittadella 2-2.
Partita incredibile, che nella mente dei tifosi biancoblù accenderà inevitabilmente il ricordo del gol di Antonio Picci, beniamino dei tifosi. L’attaccante venuto dai Dilettanti siglò il momentaneo 2-1 al 91’. Esultò come se fosse la finale di Champions. Per lui si realizzava un sogno e il Brescia stava per mettere nel carniere tre punti importanti. Peccato che al 94’ Di Nardo mise a segno il colpo di un maledettissimo 2-2

6 giugno 2010, Brescia-Cittadella 0-1.
Difficile ricordare con piacere una sconfitta. Ma quello maturtato nella gara di ritorno della semifinale di play off del 2010 fu un ko senza dolori. Il Brescia aveva vinto l’andata 1-0 (gol di Mareco). La rete di Curiale nel ritorno servì a pareggiare il computo delle due sfide, ma il Brescia partiva avvantaggiato per via della classifica migliore al termine della regular season. Il resto è storia. Torino matato in finale e promozione in serie A. L’ultima festeggiata dal popolo biancoblù. Sono passati quasi otto anni. 

19 ottobre 2013, Brescia-Cittadella 4-1.
Restando in tema di giocatori-amarcord, come non citare Juan Antonio. L’argentino dal dribbling che ti fulminava, la cui carriera è stata bersagliata da infortuni a ripetizione. In quel match l’esile fantasista mise a segno il gol del definitivo 4-1. Il prossimo 5 gennaio il funambolo di Trelew compirà 30 anni. Ma al calcio ha detto addio da tempo. Meglio dedicarsi alla musica. Quella, le ginocchia, te le lascia stare. O al limite te le fa tremare dall’emozione. 

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