Sport

Bagolino e il volley Csi, binomio vincente in campo e fuori

La società ottiene ottimi risultati anche grazie ad una dimensione familiare che spesso solo un paese può dare.
Le ragazze del Bagolino Volley, protagoniste della pallavolo targata Csi © www.giornaledibrescia.it
Le ragazze del Bagolino Volley, protagoniste della pallavolo targata Csi © www.giornaledibrescia.it
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Una realtà diversa, un paese verde circondato dalle montagne. A Bagolino il tempo sembra essersi fermato. La dimensione è quella del paese di una volta: case, chiesa, scuola, centro sportivo. Anche dove l'aria è buona e si conoscono tutti, però, è arrivato lo spauracchio chiamato Covid-19, che ha cambiato tutto. La gente del posto, però, non si arrende.

Un esempio di questa tenacia è Riccardo Cosi, responsabile di un settore volley protagonista nei campionati Csi, ma incastonato in una società polisportiva attiva anche nel calcio, in Seconda Categoria, e nella corsa in montagna, all'interno dei circuiti Fidal.
Un club alimentato dagli eventi estivi che quest'anno non potranno concretizzarsi per via di un'epidemia che ha cancellato lo sport dalle priorità sociali. Tutto annullato, con le difficoltà delle aziende del territorio, gli sponsor, ad acuire le preoccupazioni. Il Bagolino, però, non molla e vuole tornare presto a rivivere le emozioni di un anno fa, quando le sue Open vinsero il titolo provinciale.

Lo sport a Bagolino è un pezzo fondamentale del mosaico del paese: «Le porte sono aperte a tutti, la nostra forza è il passaparola - racconta Riccardo Cosi, responsabile dellla sezione volley -. Qui bambini e ragazzi partono da casa con la loro borsa e vanno da soli, a piedi, in palestra. Dopo l'allenamento si fermano al campo. Funziona come nei paesi di una volta, un aspetto significativo. Come altrove, però, abbiamo dovuto fare i conti con l'abbandono sportivo, che spesso si concretizza nel passaggio dalle medie alle superiori. Tuttavia credo che se c'è entusiasmo e organizzazione sia possibile tenere le atlete legate allo sport, puntando anche sulla collaborazione dei genitori, che è fondamentale».

Poi è arrivato il Coronavirus: «Lo sport manca, cosa daremmo  per poter semplicemente tornare in campo ad allenarci... La nostra fortuna sono quegli angoli di verde presenti n ogni casa e che hanno preservato un briciolo di libertà per chiunque». 

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