Tentato omicidio di Paratico, l'auto ha portato al 22enne

Il giovane che ha sparato all'ex collega ha tentato invano di alterare la targa. Nelle immagini della videosorveglianza indizi preziosi
Targhe contraffatte, passamontagna, occhiali da sole e pistola usata sequestrate dai carabinieri - © www.giornaledibrescia.it
Targhe contraffatte, passamontagna, occhiali da sole e pistola usata sequestrate dai carabinieri - © www.giornaledibrescia.it
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Ha tentato di mascherare la targa della Lancia Ypsilon con la quale si è recato nell'azienda di Paratico dove ha fatto fuoco contro l'ex collega 38enne. Lo ha fatto con due targhe improvvisate con cartone e pennarelli. Poi per l'azione di fuoco ha indossato un passamontagna e occhiali da sole.

Quanto basta per rendersi irriconoscibile. Ma non alle verifiche degli investigatori che hanno incrociato dati e immagini della videosorveglianza per dare un nome al presunto sparatore. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chiari assieme ai colleghi della Stazione di Capriolo hanno ipotizzato che l'autore dell'agguato ai danni dell'operaio di Ranzanico - ferito ma non in pericolo di vita - avesse pianificato il colpo e fosse già passato per le strade poi impiegate per la fuga.

Comparando le immagini registrate subito dopo il blitz criminale dalle varie telecamere della videosorveglianza con quelle risalenti ai giorni precedenti, hanno trovato elementi utili a identificare proprio la Ypsilon usata per la fuga. A quel punto hanno rintracciato Michele Rinaldi, il 22enne poi fermato, nell'azienda in cui prestava al momento lavoro con contratto interinale.

Sulle prime il ragazzo è stato collaborativo, ha ammesso le sue responsabilità, secondo quando ricostruito dagli inquirenti. Salvo poi fare marcia indietro e chiudersi nel silenzio davanti al magistrato della Procura che coordina le indagini. A casa del ragazzo comunque i militari hanno rintracciato passamontagna e pistola usata per l'agguato, arma che avrebbe peraltro detenuto legalmente.

Al momento è in stato di fermo, provvedimento per il quale dovrà essere ora fissata l'udienza di convalida davanti al gup.

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