Sul Sebino la Protezione civile diventerà un’unica famiglia

Pronto a nascere un gruppo intercomunale con i volontari di 9 paesi. Si parte a gennaio
I mezzi acquatici in dotazione al gruppo sub di Monteisola, uno degli aderenti al nuovo raggruppamento intercomunale © www.giornaledibrescia.it
I mezzi acquatici in dotazione al gruppo sub di Monteisola, uno degli aderenti al nuovo raggruppamento intercomunale © www.giornaledibrescia.it
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L’unione fa la forza, ma non solo, fa anche una condivisione delle fatiche, degli impegni e delle responsabilità, come può essere richiesto durante emergenze ambientali ed esercitazioni. Non a caso dunque, i gruppi comunali di protezione civile e le associazioni di volontari dei nove comuni della Comunità Montana del Sebino si uniranno in un unico «grande» gruppo intercomunale.

Lunedì scorso l’assemblea dell’ente ne ha deliberato il regolamento, atto che ogni Consiglio comunale sta approvando perché sia tutto pronto, con il gennaio 2019, a partire sul territorio, in modo compatto e coordinato.

Vantaggi. «La scelta di formare un unico gruppo è nata non solo dalle richieste dei volontari, che oggi sono duecentosettanta ma anche dalla Regione Lombardia - rimarca Marco Ghitti, assessore della Comunità Montana delegato a protezione civile, territorio, ambiente e sicurezza - perché singolarmente non è possibile accedere a bandi, mentre con un gruppo intercomunale si aprono decisamente più possibilità».

Percorsi. La Comunità Montana del Sebino è esperta nella gestione dei gruppi poiché ha attivato il coordinamento sin dall’anno 2000. «Questo è un percorso "naturale" di aggregazione e condivisione - continua Ghitti - che ben si addice a tutto il settore dell’emergenza e della prevenzione di un unico territorio, come quello della Comunità Montana del Sebino, così variegato e fragile in alcuni aspetti».

Operatività. L’ente ha lavorato non solo per le emergenze della propria area ma ha partecipato, con i propri gruppi comunali e i mezzi (vista la proprietà di un parco macchine e di pala escavatrice) anche fuori provincia e fuori regione: per esempio è stata all’Aquila nel 2009.

Decisioni. «L’iter che abbiamo intrapreso vedrà i sindaci, oggi autorità di protezione civile, rimanere tali per i propri gruppi comunali la cui sede permarrà nel comune di appartenenza - spiega il direttore dell’ente Gloria Rolfi -: la presidente della Comunità Montana diventerà autorità per il gruppo intercomunale». Tra i nove comuni rappresentati dall’ente (Iseo, Sulzano, Sale Marasino, Marone, Monteisola, Pisogne, Ome, Monticelli Brusati e Zone) alcuni hanno un gruppo comunale di protezione civile altri hanno associazioni di volontari di protezione civile: due sono a Pisogne, il Soccorso Sebino e Procivil Camunia, una a Ome con volontari di Ome e Monticelli Brusati, a Sale Marasino c’è CbSebino e a Monte Isola l’associazione Sub Monteisola. Tutti entreranno a far parte del gruppo intercomunale.

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