Salute, benessere e brevetti: nasce il primo centro Ilmb

Investiti a Erbusco 1 milione e 600mila euro: la struttura sarà formata da 40 professionisti
Da sinistra Orto, Gervasoni e Bellandi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Orto, Gervasoni e Bellandi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il messaggio lanciato dal Golf Club Franciacorta, di fronte a oltre 500 invitati, in fin dei conti, è antico come l’uomo e può sintetizzarsi con «ama te stesso» o anche «prenditi cura del tuo corpo». Ma è il modo, la soluzione a quello stato ideale di salute e benessere che 11 milioni e mezzo di italiani ricercano addirittura sul web, ad essere nuova e innovativa sul mercato del settore cosiddetto Health and Wellness. E parte proprio da Brescia.

Giovedì 24 ottobre, apre a Erbusco «Ilmb», acronimo del nome della società che sta per «I love my body», start up innovativa nata nel 2017 dopo 30 anni di ricerca in ambito scientifico, la cui missione è conquistare il mercato trasversale nella cura della persona e nel wellness. Presidente del nuovo progetto imprenditoriale è Emanuele Orto, un passato nel mondo della cura e dell’estetica, affiancato dalla moglie, Cristina Gervasoni, amministratore delegato nonché fondatrice dell’azienda.

«Il sogno di questa idea - spiega Gervasoni - è quello di fondere le parole medical e wellness, in un neologismo che abbiamo chiamato "welmed". Il binomio salute-benessere interessa il 74% degli italiani ed è a queste persone che vogliamo dare una risposta».

Ilmb vanta un brevetto, i cui pilastri sono l’epigenetica e la medicina biointegrata, un test denominato Bmt che attraverso l’analisi in laboratorio di una ventina di bulbi piliferi della persona, si ripromette di fare una diagnosi completa sul nostro stato di salute e benessere psicofisico e sulle possibili malattie che l’organismo potrebbe sviluppare nel tempo.

«Un’assoluta novità mondiale - assicura Gervasoni - per dare risposte straordinarie sulla salute e il benessere in generale». La ricerca scientifica è partita da un dato: solo il 12% della nostra vita è influenzata dai geni, la cui espressione può essere modificata dal nostro stile di vita e dall’ambiente che ci circonda.

«L’epigenetica - conclude Gervasoni - studia come ambiente, stress, abitudini alimentari, sanitarie e igieniche siano in grado di variare l’espressione genetica riconoscendo all’individuo un profondo e sostanziale libero arbitrio».

L’investimento è pari a 1,6 milioni di euro: un terzo per ristrutturare la sede, il resto per dotare la struttura dei macchinari necessari. Una quarantina i professionisti coinvolti, tra cardiologi, endocrinologi, dietisti, genetista.

Dietro il progetto c’è un imprenditore bresciano, Giuseppe Bellandi, che viene da tutt’altro settore visto che si occupa di robotica, ma da sempre orientato all’innovazione: «Quello che mi ha colpito inizialmente - spiega Bellandi - è stato l’entusiasmo di chi crede fermamente in questa idea innovativa. Ho approfondito il progetto in un secondo momento e mi sono subito convinto: ho capito che dietro c’è vera innovazione».

 

 

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