Omicidio di Erbusco, l'avvocato del marito: «C'è un complice»

Stefano Del Bello, marito di Stefania Crotti, è sotto choc e non è convinto del racconto dell'ex amante
Il pm Teodoro Catananti (a sinistra) entra a Verziano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il pm Teodoro Catananti (a sinistra) entra a Verziano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Stefano Del Bello si affida agli inquirenti. «Non abbiamo nominato un nostro consulente per l’autopsia perché il marito della vittima ha fiducia nel lavoro della Procura» racconta l’avvocato Luigi Villa, legale del marito di Stefania Crotti, uccisa dalla donna che lui aveva frequentato l’estate scorsa e che probabilmente, nonostante Chiara Alessandri dica il contrario, era ancora gelosa e voleva riprenderselo.

«È sotto choc, segue le indagini e non è convinto del racconto della donna» dice l’avvocato Villa. «Non ci credo che Stefania si sia fatta accompagnare in quella casa da un uomo che non conosceva e che, dopo aver accettato una rosa ed un biglietto con scritto "ti amo" si sia fatta pure bendare durante il percorso. Non è da lei. Qualcosa non torna» è il pensiero di Stefano Del Bello.

Sotto la lente di ingrandimento l’incontro al buio di giovedì pomeriggio con l’imprenditore amico di Chiara Alessandri, che la vittima non aveva mai visto prima, e che si sarebbe limitato a fare da autista. Come in una trasmissione televisiva. Invece all’insaputa di entrambi gli occupanti del furgone, era un passaggio verso la morte.

«Sono soprattutto l’inizio e la fine di questa drammatica vicenda a non convincermi» racconta il suo legale. «Abbiamo forti dubbi sul fatto che Stefania si sia fatta convincere ad andare a quella che le era stata presentata come una festa a sorpresa». C’è poi la distruzione del cadavere, dato alle fiamme probabilmente già ad Erbusco e ritrovato carbonizzato da un ciclista di passaggio tra le viti. «Chiara Alessandri dice che non ha bruciato lei il corpo e allora vuol dire che c’è un secondo coinvolto. Crediamo- conclude il legale - che le indagini debbano fare luce sulla possibile presenza di un complice della donna. Troppi aspetti vanno chiariti».

 

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