Il corpo di una donna restituito dal lago d'Iseo

Nessun segno di violenza e l’ipotesi principale è quella che si sia trattato di un gesto deliberato della stessa vittima
Le operazioni di recupero del corpo © www.giornaledibrescia.it
Le operazioni di recupero del corpo © www.giornaledibrescia.it
AA

Nessun segno di violenza e l’ipotesi principale è quella che si sia trattato di un gesto deliberato della stessa vittima. Si orienta in questa direzione l’indagine dei carabinieri della stazione di Iseo, che fanno capo alla Compagnia di Chiari, sul cadavere segnalato nel lago nel pomeriggio attorno alle 17 all’altezza dei giardini Garibaldi, proprio davanti all’ospedale.

Secondo le prime informazioni disponibili alcuni passanti, il lungolago era particolarmente affollato, avrebbero notato qualcosa nei pressi della riva e lanciato l’allarme. Immediatamente è stata isolata tutta la zona e i Vigili del fuoco hanno potuto portare a terra la salma. Dalle prime valutazioni si sarebbero escluse cause violente della morte.

I carabinieri hanno rapidamente identificato la donna: si tratta di una 56enne di Edolo che qualche ora prima aveva fatto perdere le proprie tracce. Era stato il marito a segnalare l’allontanamento e ad avviare le ricerche. Secondo i carabinieri la signora sarebbe arrivata con la sua auto a Iseo e dopo aver lasciato alcuni effetti personali sulla riva si sarebbe lasciata cadere in acqua. Non ci sono al momento dettagli sulle motivazioni del gesto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia