Ferrovie, lo scalo merci di Bergamo sbarcherà (forse) a Rovato

La cittadina è in pole per prendere in carico temporaneamente il traffico orobico
Questo lo scalo merci di Rovato - © www.giornaledibrescia.it
Questo lo scalo merci di Rovato - © www.giornaledibrescia.it
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C’è Rovato in pole position per ospitare lo scalo merci ferroviario di Bergamo, «sfrattato» dai lavori per la nuova stazione passeggeri del capoluogo orobico. Oggi si terrà il vertice decisivo tra Rfi, Comune e Provincia di Bergamo e Regione Lombardia per decidere come ovviare al via dei lavori, nel 2023, per la Stazione europea e il polo intermodale che andranno a inglobare le aree a est e a sud dell’attuale stazione bergamasca.

Lavori che, visti i finanziamenti arrivati dal Pnrr, hanno un inizio ben preciso: il 2023. Oltre, ci sarebbe il rischio di vedere decadere i fondi. Si parla di cifre importanti: almeno 84 milioni di euro, con i cantieri che dureranno fino al 2026. Da qui la necessità di trasferire lo scalo merci bergamasco in una nuova location, prima del ritorno definitivo nel capoluogo orobico.

Prospettive

Sulla carta, prima di Rovato ci sarebbe un’altra soluzione, quella delle ex Acciaierie di Cortenuova, a 25 chilometri in direzione sud. Il progetto di scalo merci nella Bassa Bergamasca, però, pare ancora in alto mare: irrealistico, secondo i tecnici, pensare di iniziare il trasferimento già a partire da Capodanno. Da qui la proposta avanzata agli enti locali da Rfi.

I tempi per decidere sono stretti, perché il 31 dicembre scade l’attuale accordo di utilizzo tra Rete ferroviaria italiana e i due operatori, Lotrafer e Cisaf, oggi presenti a Bergamo. L’obiettivo degli enti locali orobici (oltre che di Confindustria e Camera di Commercio) sarebbe quello di ottenere un altro anno di proroga, per poi capire se a Cortenuova qualcosa si fosse sbloccato oppure andare a Rovato, ma solo dal 2024. Rfi, però, non pare intenzionata ad altri dodici mesi provvisori e punta a iniziare quanto prima i lavori di trasloco in Franciacorta.

Oggi, a Bergamo, ci sarà il tavolo decisivo. A Rovato, intanto, si attende: lo scalo merci attuale ha la possibilità e gli spazi, soprattutto in direzione sud, per eventuali ampliamenti. «Al momento non sappiamo nulla - dice il sindaco, Tiziano Belotti -, ma siamo pronti a fare la nostra parte, per quanto ci compete». Se arrivasse luce verde, sarebbe il secondo maxi-intervento in cantiere nei prossimi mesi per l’area di via Lombardia. Poche settimane fa sono partiti infatti i lavori da 20 milioni di euro voluti da FNM per realizzare, a nord della stazione, una grande struttura coperta per il ricovero e la manutenzione dei futuri treni ad idrogeno diretti in Valle Camonica. A Rovato arriverà, accanto al cantiere, una nuova pista pedo-ciclabile sull’intera via Poffe.

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