Consiglio «negato», divampa la polemica dopo la tentata violenza

La richiesta era di un consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza. Negato per motivi tecnici.
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All’indomani del tentato stupro dello scorso 2 ottobre, la Lega Nord di Palazzolo aveva invocato un Consiglio comunale straordinario per discutere della sicurezza in città, ma nei giorni scorsi è arrivato il rifiuto dell’Amministrazione.

Le ragioni non sarebbero da ricondurre a questione politiche, bensì prettamente tecniche. La polemica, pur velata, si è comunque accesa. «Il presidente del Consiglio Matteo Gatto ha respinto la nostra richiesta perché, a suo parere, i termini dell’oggetto non sono abbastanza precisi - ha riferito il capogruppo del Carroccio, Stefano Raccagni -. In ogni caso noi non ci arrendiamo e siamo già all’opera per preparare una seconda richiesta. Non chiediamo grandi cose, solo di poter parlare democraticamente di sicurezza e di ascoltare le iniziative che intraprenderà il sindaco».

L’Amministrazione non ha chiuso la porta alle richieste leghiste, ma ha fatto comunque notare che le norme prevedono in questi casi delle formalità non presenti nel documento protocollato da Raccagni e dai suoi. «La risposta alla Lega è stata doverosa - ha commentato Gatto -. Richieste di questo tipo sono normate dallo statuto e dal regolamento del Consiglio che prevedono, proprio per rispetto verso tutti i consiglieri che devono poter arrivare preparati alla seduta, che i proponenti precisino in modo chiaro ed esplicito il punto all’ordine del giorno e alleghino un’attenta relazione sul tema, che permetta a tutti di affrontare seriamente l’argomento. Non è possibile la convocazione se la richiesta non è stata redatta in modo corretto».

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